Anello in MTB tra Salbertrand e Briançon (TO-Francia) 8, 9 e 10 Agosto 2024

01s  Anche in questo agosto riesco a ritagliarmi tre giorni per un giretto in bici, questa volta mi dirigo verso il Piemonte, in val di Susa. Parto la sera dopo cena e in poco più di due ore sono a Salbertrand, piccolo paesino (ma con un enorme territorio comunale) a metà tra Susa e Bardonecchia, qui passo la notte. Ho programmato un giro da fare in tre giorni, metà in Italia e metà in Francia, passa per i monti della Luna, Briançon, il col du Granon, quello della Scala e ..... quello che mi interessava più di tutti, il colle Sommeiller. 02s  qui l'anello completo, in lillà la prima tappa 76,4 km +2600 metri in rosso la seconda,  67,6 km + 2270 metri in giallo la terza, 61,3 km + 1080 m.... e -2530 metri per un totale di circa 205 km con  quasi 6000 metri di dislivell0 positivo 03s  Si parte, per questo giro con la MTB, c'è tanto tanto sterrato e spesso troppo scassato per essere sopportato dalle mie braccia con la gravel.... sarebbe un pò da masochisti .... Nella foto un cervo di plastica, qui intorno ce ne sono davvero tanti in carne e ossa, nel parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand 04s  il percorso della prima tappa un pò più dettagliato, di nuovo i dati, 76,4 km con 2600 metri di dislivello positivo 05s  nei primi 17 chilometri tra Salbertrand e Cesana T. pedalo su asfalto, è presto e il traffico è proprio minimo.  Tra Oulx e Cesana lo sguardo è sempre attirato dal monte Chaberton (a destra nella foto), 3131 metri e sulla cima una batteria di cannoni francesi puntati sull'Italia. I cannoni non ci sono più in realtà....
06s  eccola la vetta fortificata dello Chaberton, pensare che si può anche (con fatica) raggiungere in bici! 07s  Fenils 08s  nel centro di Cesana Torinese, in alto contro il cielo il monte Fraiteve da cui scendono le piste da sci di Sestriere 09s  A Cesana abbandono l'asfalto e inizio a salire per strade bianche verso la località Sagna Longa. Nel mezzo della foto svetta ancora lo Chaberton, alto sopra il passo del Monginevro 10s  Sagna Longa (2020m), sullo sfondo i monti tra la   valle Argentera  , la val   Troncea  , e la val Thuras dove abbiamo salito in inverno la cima  Dormilleuse
11s  aggiro la zona del colle Bercia, dove confluiscono diversi impianti di risalita e punto ad una zona più naturale e non toccata dallo sci, nella foto la caserma fonte Tana 12s  il piccolo lago Nero, nei pressi ci sono una chiesetta e un alpeggio che vende il formaggio 13s  capanna Mautino (2104m), Qui ci sono già stato in un fine settimana nel febbraio del 2016, per un bel giro con le ciaspole, clicca  QUI 14s  è un pò presto per mangiare, ma una fetta di torta ci sta... e poi prendo un paio di panini  che mi mangerò più avanti 15s  la salita si fa bella dura, per fortuna il fondo non è troppo scassato
16s 17s  il pic de Rochebrune sullo sfondo, 3320 metri, dietro di lui il colle dell'Izoard, uno dei punti più belli lungo la biciclettata Ventimiglia - Trieste, clicca   QUI 18s  ore 12e30, breve pausa al col Saurel (2388m), da ora fino a domani .... più o meno alla stessa ora, pedalerò in Francia 19s  poco dopo il colle Saurel, il lac Gignoux 20s  proseguo su traccia a mezza costa verso il col Gondrand (2315m)
21s 22s  la valle Cerveyrette e a sinistra la punta Dormilleuse, un quasi tremila salito con le ciaspole nel marzo del 2016 , clicca   QUI  . Le foto sono molto slavate a causa dell'ora e della grande foschia dovuta al caldo 23s  in tutte queste zone di confine si trovano bunker e ruderi di casermette 24s  fort du Gondran, 2459 metri 25s
26s  in realtà non era in programma di andare lassù....ma guardate che bella la strada che ci sale.... come si fa a resistere! 27s 28s 29s  il fort Janus 30s
31s  qui c'è anche un piccolo museo e si può fare un tour guidato tra le grotte scavate nella montagna 32s  dopo il fort Janus inizia una lunga discesa, 12 km per 1200 metri che metteranno a dura prova i freni fino a Briançon 33s 34s  Briançon, a circa 1300 metri, è tutta circondata da fortificazioni  su più livelli, ora patrimonio Unescu , clicca   QUI  , nella foto Fort du Randouillet 35s  questo è il complesso del fort des Têtes, proprio sopra la città
36s  il pont d'Asfeld, che collega il forte con la città. 37s  passo Briançon senza fermarmi, ci avevamo già fatto un bel giretto quando ci siamo passati in bici anni fa... e poi mi premeva di più proseguire per iniziare la salita verso il col du Granon e trovare un posto dove dormire... ne ho addocchiato uno sulla mappa, ma bisogna capire come è in realtà....  Sulla strada principale che da Briançon sale al col de l'Autaret c'è un sacco di traffico, daltronde sono zone piene di vacanzieri, fortuna che c'è una piccola strada alternativa che invece ne è priva. 38s  ok, qui inizia la salita al col du Granon, 11 km per 1060 metri di dislivello. In un minimarket stipato di gente ho preso due cose da mangiare stasera, ho fatto scorta di acqua, si va 39s  18e30 e a oltre 1600 metri di quota ci sono ancora più di 30 gradi.... e le mosche mi torturano mentre salgo lento.... 40s  alle mie spalle la conca di Briançon e proprio in centro in alto, le montagne da cui sono sceso nel pomeriggio
41s  in località Les Tronchets (baite sparse tra bosco e radure a 1840m ), c'è una bella fontana di acqua gelata lungo la strada, addocchio questo balconcino panoramico davanti ad una baita chiusa, 30 metri sotto la strada e sotto la fontana. Posto per dormire trovato, c'è acqua per lavarmi di dosso il sudore, per bere e per mettere in fresco la lattina di birra da 500ml che mi sono trasportato quassù. 42s 43s  buonanotte 44s  alba del secondo giorno, ore 6e30 45s  seconda tappa, 67 km e 2270 metri di dislivello positivo.  Si parte in salita verso il Granon, poi giù in val Clarèe, breve salita al colle della Scala attraverso cui torno in Italia,   giù a Bardonecchia. Come al solito, il salitone di giornata sotto il sole cocente del pomeriggio, ma non ho fretta e faccio delle lunghe pause al fresco
46s  per colazione 6 km e + 600 metri di dislivello, perlomeno è frescolino e non ci sono ancora le mosche. Dimenticavo.... da che sono sceso a Briançon ieri nel pomeriggio, sto pedalando su asfalto, ma il bello di questo col du Granon (motivo per cui l'ho salito) è che un lato è asfaltato mentre l'altro versante che scende in val Clarèe è una splendida sterrasta 47s  tostino questo Granon, quasi mai sotto il nove e spesso sopra l'undici. E poi per ora non c'è in giro nessuno! 48s  ultimi metri 49s  8e45, fine della prima salita 50s  in queto parcheggione termina la strada asfaltata, qui le bici da corsa possono solo tornare indietro
51s  ora si va di qui verso la val Clarèe 52s 53s 54s 55s
56s  le baite di Granon, piccola borgata che da il nome al colle 57s  10 chilometri di discesa a tratti un pò sconnessa e sono nel fondo della val Clarèe. Ora la risalgo verso Nevache, località che ho sempre sentito nominare legata a grandi itinerari scialpinistici 58s  risalgo la valle lungo una bella forestale che corre più o meno vicino al torrente Clarèe, evito fino a dove è possibile l'asfalto 59s 60s  Plampinet (1480m)
61s  colle della Scala, non l'avevo mai scavalcato ma ne avevo visto l'indicazione le due volte che avevo risalito la valle Stretta, sopra Bardonecchia, una volta  in inverno    e una volta in estate diretto al  monte Thabor   , sempre con l'amico Enrico di Torino. 62s 63s  il colle è più che altro un lungo altipiano, una vallata quasi piatta dove si fermano numerosi merenderos con le tovaglie nell'erba o con i tavolini a 5 metri dalla macchina sul bordo della strada. Che poi, questo colle è anche tristemente noto perchè è spesso utilizzato dai migranti per attraversare il confine, anche in pieno inverno vista la quota non troppo elevata, clicca  QUI 64s  in ballo la località Melezet, dove si parcheggia per imboccare la valle Stretta, nel centro della foto si intravede la cittadina di Bardonecchia e oltre, il solco del vallone di Rochemolles, mia destinazione pomeridiana 65s
66s  Il centro di Bardonecchia attraversato dal rio Merdovine, il 13 agosto dell'anno scorso di qui è passata una colata di fango e acqua che ha fatto 22 milioni di euro di danni, clicca  QUI 67s  forse questa facciata l'hanno tenuta così come ricordo 68s  dopo aver mangiato qualche cosa a Bardonecchia, a malincuore mi avvio verso il vallone di Rochemolles, sotto il sole delle 13e30 69s  appena imboccata la valle passo in successione, prima l'ingresso del tunnel ferroviario  del Frejus, presidiato da una camionetta dei militari h24 perchè i migranti ci si infilano per andare in Francia, poi l'ingresso del tunnel autostradale del Frejus, qui in foto , ci sono lavori in corso. 70s  come temevo.... si schiatta di caldo e le solite mosche fastidiose mi seguono per ciucciare il mio gustoso sudore
71s  faccio una lunga pausa nel borgo di Rochemolles, non ho fretta, c'è anche un piccolo museo entografico da visitare 72s 73s  alle 15e30 riparto, dopo la borgata di Rochemolles la strada diventa sterrata e le auto devono pagare una manciata di euro per proseguire. 74s 75s
76s  a circa metà valle, ad una quota di 2000 metri, si passa per la diga del lago di Rochemolles 77s 78s  già prima del lago è una bella valle, ma oltre io la trovo bellissima, con la Rognosa d'Etiache che svetta sullo sfondo con i suoi quasi 3400 metri. La strada che sto risalendo mi porterà fino al colle Sommeiller, che resta più o meno dietro la Rognosa sulla destra a 3000 metri 79s  purtroppo questa come diverse altre strade di montagna piemontesi (e non solo) è svenduta per pochi euro al transito di sti bestioni che arrivano da tutta europa, chissà se anche in germania o altrove glielo lasciano fare.... 80s  a 2165 metri mi fermo al rifugio Scarfiotti per fare merenda e prendere un paio di panini da portare via come cena. Volendo potrei anche fermarmi a campeggiare qui intorno, ma sono solo le 17e40 e proseguo ancora un pochino
81s 82s  riprendo a salire, la strada subito dopo il rifugio risale un ripido gradino della valle con una lunga serie di tornanti, poi sopra "spiana" di nuovo nel "piano dei morti", mi fermerò li per accamparmi 83s  non ci sono solo le jeep, le moto sono anche più numerose. Questo della foto, due tornanti più in su ho dovuto anche aiutarlo a tirare su la moto che gli è finita perterra su un tornante. 84s 85s
86s  il pian dei morti, circa 2400 metri, qui mi fermo e pianto la mia tendina 87s  tenda montata, "doccia" fatta (nel ruscello gelido in primo piano), panini mangiati, mi sa che per le 21 sono a nanna 88s  giorno 3, smonto la tenda e riempio le borse, poi nascondo tutto tra dei pietroni e riprendo a salire verso il colle Sommeiller. Non mi serve portare su i bagagli tanto poi torno indietro per la stessa strada. 89s  terzo e ultimo giorno, 62 chilometri con solo 1080 metri di dislivello positivo, però ho abbondato con quelli in negativo, 2530m! Dal pian dei morti dove ho passato la notte, sono salito a Sommeiller, poi indietro per la strada della salita, ma poco a valle del lago di Rochemolles, invece di scendere a Bardonecchia ho percorso la Decauville che resta in piano a mezzacosta fino agli impianti di Fregiusia. Infine ho percorso la strada militare che collega i forti Pramand e Foens passando anche per la galleria dei Saraceni (o Seguret), prima di scender al punto di partenza, Salbertrand. 90s  particolare della parte alta del tracciato
91s  prima serie di tornanti e compare il pian dei Frati, ma dura poco, li in fondo riprendono i tornanti... 92s  anche qui ogni tanto ci sono i cartelli che indicano distanza al termine e pendenza media 93s  in basso il pian dei Frati... è arrivato il sole. 94s 95s  ci siamo! ultimi metri! alle 9:00 sono il primo del giorno a raggiungere il colle!!
96s  ...e invece no.... a 50 metri dalla meta, questi due anziani francesi con e-bike (moto a pedali) partiti dal rifugio Scarfiotti, mi sorpassano e raggiungono per primi l'agognato colle 97s 98s  salgo a piedi ad un dossone sopra il colle, tanto per raggiungere i 3000 metri tondi tondi 99s  il colle del Sommeiller, a quanto pare la sterrata carrozzabile più alta d'europa. C'è anche un bel bivacco piazzato li nel 2022, ma io l'ho trovato chiuso... notizie sul web dicono che ha aperto finalmente il 19 agosto, 9 giorni dopo il mio passaggio. Ora sarà possibile devastarlo per bene, visto come riducono quelli accessibili solo dopo lunghe camminate.... figuriamoci questo che sarà preso d'assalto da tizi che arrivano su con il loro suv. 100s  panorama sul versante francese, di qui si scende in alta val Cenis, fino al paese di Bramans.
101s  l'ultima parte della salita, sullo sfondo i quasi 4000 francesi degli Ecrins 102s 103s  lascio il colle deserto e inizio a scendere, nel punto dove ho dormito ricarico i bagagli sulla bici e proseguo a perdere quota, mentre altri iniziano a salire numerosi 104s  poco sotto il lago di Rochemolles abbandono la strada principale che scende a Bardonecchia e svolto a sinistra sulla decauville, una strada di servizio per la diga lunga circa 6 chilometri e in leggerissima pendenza che arriva fino alla località Frejusia, dove arrivano anche gli impianti di risalita da Bardonecchia. 105s
106s  passata la stazione a monte di Fregiusia, invece di scendere per la strada asfaltata a Bardonecchia, riprendo a salire lungo la strada militare che conduce ai forti Bramans, Foens, Fenil e Jafferau 107s  dopo una prima parte faticosa di tornantini  in salita, come al solito nel sole cocente del primo pomeriggio, la strada spiana e continua a salire ma molto più dolcemente e ora restando a mezzacosta in direzione sud/est 108s  i resti del forte Foens, circa 2200 metri di quota 109s  la strada sale fino a circa 2300 metri, poi c'è un bivio, a sinistra si sale ancora verso il col Basset e il forte Jaffreau, ma io vado a destra e inizio a scendere verso la galleria del Seguret, anche chiamata "dei Saraceni". Nella foto si vede un rudere di caserma nel centro e alle spalle la montagna scavata da grandi grotte naturali, la galleria passa nella montagna sotto quei grottoni e prosegue verso il forte Pramand 110s  la caserma del Seguret
111s  l'ingresso del tunnel dei Saraceni, lungo circa 870 metri, molto buio e tutto in curva, bisogna coprirsi bene che dentro fa freddo e a tratti piove forte, oltre l'abbondante acqua che c'è perterra. 112s 113s 114s  la strada procede come in foto fino al forte Pramand 115s
116s 117s  ormai è finita, non mi resta che scendere lungo la strada militare che arriva appena a valle di Salbertrand,  10 chilometri di discesa per 940 metri di dislivello da perdere 118s 119s  Moncellier, qui riprendo l'asfalto a pochi chilometri da Salbertrand. Giro terminato,