Ogni tanto andiamo anche al mare! Ieri e l'altro ieri per esempio, ci siamo fatti una bella passeggiata lungo il sentiero Verde-Azzurro in Liguria, da Rapallo a Moneglia. Nella foto siamo ala partenza, sul lungomare di Rapallo. Il sentiero Verde-Azzurro va da Genova a Portovenere, se volete un pò di informazioni sul percorso (e servono visto che è segnato malissimo) guardate questo sito VerdeAzzurroLigure
In rosso il primo giorno, in giallo il secondo, 40,7 chilometri e 2215 metri di dislivello positivo.
La prima tappa, 22,2 chilometri e 1130 metri di dislivello
il castello di Rapallo, proprio in riva al mare
Percorriamo tutto il bel lungomare di Rapallo, poi tra ville, parchi e alti muri di recinzione iniziamo a salire verso la frazione di S.Ambrogio. Il cielo purtroppo è un pò grigio..... ma dovrebbe cambiare nel pomeriggio.
La chiesa di Sant'Ambrogio, qui iniziamo a seguire il percorso dei 5 Campanili, segnavia "5C", collega 5 frazioni di Zoagli.
panorama verso il golfo del Tigullio e il monte di Portofino. Un altro giretto che abbiamo percorso più volte è quello che va da Camogli a Portofino passando per l'abbazia di San Fruttuoso (clicca QUI)
Dopo aver passato il secondo campanile, quello di San Pantaleo, scendiamo di nuovo a livello mare nel paese di Zoagli
La grande piazza di Zoagli, tra il viadotto della ferrovia e un anfiteatro di alte case color pastello
la piccola spiaggia di Zoagli
il segnavia del sentiero dei 5 Campanili, tra le frazioni di Zoagli
passiamo anche la chiesa di Sant'Andrea, ultima frazione di Zoagli. Prima di arrivare a Chiavari passiamo dal santuario Delle Grazie (questa la vista dal santuario). All'orizzonte si vede già Sestri con dietro la punta Manara.
Il santuario delle Grazie, un pò di storia da Wikipedia: "Secondo studi approfonditi sull'odierna struttura, le varie fasi che portarono ad un'evoluzione architettonica dell'edificio seguirono una precisa e logica scelta di "aggregazione", nel senso che l'impianto subì le varie modifiche nei secoli senza il classico metodo della "sovrapposizione", fenomeno comune di altri edifici religiosi del chiavarese e del territorio ligure, soprattutto nelle rivisitazioni barocche. Una prima analisi dello storico annalista chiavarese Agostino Busco, della seconda metà del XVII secolo, ipotizza la fondazione di un primo edificio, una cappella dedicata alla Madonna della Misericordia, al XIV secolo o antecedente al XIII secolo. L'odierna struttura fu costruita o ingrandita a cavallo tra il XIV e XV secolo e proprio a questo periodo è databile la prima citazione scritta del santuario, un atto notarile del 1416. Gli ultimi interventi di ammodernamento, ripristino e restauro risalgono al 1663 (locali per la residenza del custode), al 1839 (restauro della canonica con l'inglobamento alla cappella della Misericordia) e tra gli anni 1952-1961 per un assestamento generale dell'intero santuario."
lungo il sentierino che collega il santuario con la perifieria ovest di Chiavari
Sulla destra un simbolo di Chiavari, la ex colonia Fara. Sempre da Wikipedia qualche interessante informazione: "La struttura fu commissionata dal Partito Nazionale Fascista nel 1935 come luogo e soggiorno di villeggiatura marinaro per bambini, da utilizzarsi prevalentemente nel periodo estivo. L'edificio è un esempio del Razionalismo italiano. La progettazione dell'edificio fu realizzata dagli architetti Camillo Nardi Greco e Lorenzo Castello. I lavori di edificazione partirono nello stesso 1935 per poi concludersi nel 1936. L'inaugurazione ufficiale avvenne nel 1938 alla presenza di Benito Mussolini e per due anni ospitò bambini provenienti da ogni parte d'Italia o dalle colonie dell'Impero. Nel 1940, a causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale l'edificio, avendo una capienza tale da ospitare circa quattrocento fanciulli, fu adibito ad ospedale militare e sede di occupazione provvisoria dell'esercito tedesco. Al termine della guerra - nel 1945 - sostarono al suo interno i soldati delle truppe alleate, finché un anno dopo l'edificio fu riconvertito all'uso primario dello stabile, ossia nuovamente in colonia balneare. Tra il 1947 e il 1955, ospitò i profughi provenienti dall'Istria, passata dal controllo italiano alla Jugoslavia."
Pranzo al sole sul lungomare, poi via di nuovo verso Lavagna
il torrente Entella che separa Chiavari da Lavagna
la bella chiesa di Santo Stefano a Lavagna, particolare il sagrato antistante
via Dante con i suoi bassi portici, la percorriamo tutta e poi attraversato il torrente Fravega imbocchiamo la pedonale per la frazione di Santa Giulia
la pedonale per S. Giulia, tra muri a secco e ulivi
la chiesa di Santa Giulia (350 metri) a circa un'ora di cammino da Lavagna
Questo è il panorama dal sagrato della chiesa di Santa Giulia..... e anche dalla casetta bianca con quel bel balcone.... quasi quasi la compro....
In discesa verso Cavi di Lavagna, ancora tra ulivi e muretti a secco....che qualche volta cascano.
Da Cavi raggiungiamo S.Anna e poi il sentiero per le "rocche di S.Anna"
Ormai siamo a Sestri, nella foto i ruderi della chiesetta di S.Anna (103m) da cui si gode un fantastico panorama
Sestri dalla chiesetta di S.Anna
scendiamo a Sestri lungo un sentierino roccioso tra le ginestre. Nell'ultima parte costeggia una ex cava da anni trasformata in campeggio, noi ci siamo fermati proprio li per la notte.
l'ingresso del campeggio S.Anna, veramente comodo se state percorrendo il sentiero Verde-Azzurro, devo però avvisarvi che non è proprio ben tenuto e che 29 euro per 2 persone e una tendina piccola, non sono pochi pochi!
per cena, oltre agli spaghetti al ragù, focaccia.... pugliese! E si, nella patria della focaccia è l'unica che siamo riusciti a trovare alle 19, tra le bancarelle in un mercato di prodotti tipici delle varie regioni.
due passi dopo cena, scatto questo notturno verso ponente prima di infilarmi nel saccoletto fino alle 7 del giorno successivo
Giorno 2, si riparte! Lungomare fino al centro di Sestri, poi giriamo un pochino tra i carrugi
Questa è la seconda tappa, Sestri - Moneglia, 18,5 chilometri e 1083 metri di dislivello. Avevamo una mezza intenzione di proseguire oltre Moneglia fino a Deiva Marina, il paese successivo, ma poi ci siamo fermati in spiaggia a Moneglia a poltrire...... troppo caldo!!
bisogna dire che Sestri è proprio carino, a me piace particolarmente la Baia del Silenzio
uno scorcio della baia del Silenzio.... forse dovrei comprare casa anche qui......
lasciamo la baia e tra i vicoli del centro storico troviamo la salita per punta Manara. Questo tratto lo abbiamo già percorso in un altro week end di cammino, nel marzo del 2010, quella volta facemmo Sestri - Levanto
dopo un lungo tratto tra gli alti muri che nascondono le piscine delle villazze, ricompare la grande piscina. In basso un orto particolarmente panoramico.
ancora il promontorio di Sestri, ora da sud
Sulla punta Manara
Dalla punta Manara verso sud; ora dobbiamo scendere verso Riva Trigoso, attraversarlo e poi risalire verso la punta Baffe, il passaggio di quest'ultima è il tratto più lungo (in questi due giorni) senza zone abitate.
poco sotto la punta Manara c'è questo bivacco, viene concesso l'utilizzo solo a scolaresche, gruppi di studio o comitive
Riva Trigoso è decisamente meno trendy di Sestri, Rapallo o Santa Margherita Ligure (lasciamo stave Povtofino), con i suoi cantieri navali sembra ... che ne sò.... una Sesto San Giovanni in riva al mare, solo con le case un pò più colorate. Qui compriamo e mangiamo subito un pò di frutta, poi prendiamo della focaccia per il pranzo.
dalla spiaggia di Riva T. se guardate verso nord....
.... e se guardate verso sud
percorriamo tutta la spiaggia di Riva T., compresa quella sotto i cantieri navali!
tra i mega pontili da cui vengono varate le navi, ecco un esempio
un ultimo sguardo a Riva Trigoso, salendo verso punta Baffe
l'antica torre in cima a punta Baffe
Dalla torre di punta Baffe a Moneglia ci vogliono ancora un paio di ore di cammino, tra la bassa macchia mediterranea (piena di spine!) e alberi bruciati
Alle 16 avvistiamo Moneglia, ci sono voluti altri 25 minuti per raggiungerne il lungo mare
però! c'è già parecchia gente che fa il bagno!! Giunti a Moneglia le opzioni erano due, o proseguire con una bella scarpinata sotto il sole cocente per scavalcare un nuovo monticello (traccia rossa a destra) e scendere a Deiva Marina, oppure .....
........passeggiare per i carrugi fino a una gelateria, prendersi una bella granita, pucciare i piedi nel mare e oziare in spiaggia fino a che non scende il sole.....
VerdeAzzurroLigure