Piazzale davanti all'hotel Belvedere (2271m), poco oltre il passo Furka (2429m), al confine tra il cantone Uri e il Vallese (Svizzera... per chi non lo avesse capito). Anche gli svizzeri non sono più precisi come una volta! Per questa mattina davano sole all'ottanta per cento, invece c'è nebbia.... al cento per cento, in più pioviggina. Così il nostro programmino di salire il Galenstock (3586m) va a farsi benedire. Potete vedere qualche immagine del Galenstock in QUESTA altra nostra passeggiata. Siamo venuti a dormire quassù ieri sera, dopo esserci anche fatti un'ora di colonna per entrare nel tunnel del San Gottardo, tutto tempo perso.
Questo è il "belvedere" odierno. Qualche informazione sul ghiacciaio del Rodano: Il ghiacciaio ha una lunghezza di circa 10 chilometri e una larghezza di circa 1000 metri. Copre una superficie di 17 km². Come la maggior parte dei ghiacciai alpini, si è molto ritirato a partire dalla metà del XIX secolo. Il ghiacciaio è facilmente accessibile dalla strada che conduce al passo della Furka. Una galleria scavata nel ghiaccio permette di visitare l'interno del ghiacciaio. Il ghiacciaio si incunea tra le vette più alte delle Alpi Urane (nelle Alpi Bernesi in senso ampio). Prende forma sul fianco Sud-ovest del Dammastock a un'altezza di circa 3.600 m. I primi 2.500 metri del ghiacciaio sono costituiti da un nevaio, l'Eggfirn che forma un dislivello di 600 m. All'altezza di 3081 m il ghiaccio si unisce al Trifgletscher attraverso un piccolo colle, il Undri Triftlimi. Quest'altro ghiacciaio scorre verso nord in territorio bernese in direzione del passo del Susten. Il ghiacciaio del Rodano ha in seguito una pendenza più dolce (circa il 14%) e si dirige verso sud. È contornato a est dal Galenstock (3586 m), a ovest dal Tieralplistock (3383 m) e dal Gärstenhörnern (3189 m). La lingua glaciale termina a un'altezza di circa 2.250 m e dà origine al Rodano.
Questo è l'hotel Belvedere, noi chiaramente non ci abbiamo dormito, siamo stati tanto tanto comodi nella nostra piccola "autocamper"
Chiaramente non siamo tornati a casa, abbiamo cominciato a scendere verso sud fino a quando il sole non ha fatto capolino tra le nuvole, ciò è avvenuto dalle parti di Biasca. Cartina alla mano mi sono inventato di salire ad una della tante capanne svizzere che ancora non abbiamo visto, la alpe Alva (1557m). Per la precisione la passeggiata inizia dall'abitato di Lodrino (265m), la lunghezza del percorso è di 10 chilometri e il dislivello di 1335 metri.
la chiesetta di Lodrino, il sentiero parte un centinaio di metri oltre
l'itinerario si sviluppa quasi tutto nel bosco, lungo una mulattiera spesso a gradoni. Ogni tanto una bella radura, sempre dove è posto un alpeggio
un punto panoramico sulla sottostante val Leventina, a sinistra si sale verso il San Gottardo, a destra si scende verso Bellinzona
l'alpe Lagua
nella faggeta, poco prima dell'alpe Grei
l'alpe Grei
e infine l'alpe Alva (1557m), la baita a sinistra è quella aperta
l'interno della bella capanna, la zona giorno.....
Anche gli svizzeri non sono più precisi come una volta! Per questa mattina davano sole all'ottanta per cento, invece c'è nebbia.... al cento per cento, in più pioviggina. Così il nostro programmino di salire il Galenstock (3586m) va a farsi benedire. Potete vedere qualche immagine del Galenstock in QUESTA altra nostra passeggiata. Siamo venuti a dormire quassù ieri sera, dopo esserci anche fatti un'ora di colonna per entrare nel tunnel del San Gottardo, tutto tempo perso.