Un pò di informazioni sull'epoca Romana di Ventimiglia. Secondo alcune fonti storiche il primitivo insediamento fu fondato dalla tribù de Liguri Intemeli in età preistorica sull'altura di Colla Sgarba nella valle del torrente Nervia. Nel II secolo a.C. il villaggio fu conquistato dall'esercito dell'Impero Romano che rinominerà l'insediamento in Album Intimilum , in seguito Albintimilium , riedificando una nuova città cinta da mura alla foce del torrente Nervia. Durante la dominazione romana la città ospitò Cesare, di ritorno dalla Provenza per sostenere i propri seguaci, dove risiedette da un certo Domiziano suo sostenitore nella conquista di Roma . Secondo i racconti dell'epoca tal Domiziano venne poco dopo ucciso da un certo Bellieno su ordine di Demetrio di Pompei , quest'ultimo comandante del presidio militare romano dell'odierna Ventimiglia. La popolazione e i sostenitori di Cesare, secondo quanto scrisse Celio il corrispondente di Cicerone , insorse allora contro il presidio prendendo il sopravvento sulle poche guardie romane e lo stesso Celio raccontò di come lui stesso dovette intervenire con un piccolo esercito per sedare la rivolta tra soldati e popolo. Il fatto storico è ancora oggi testimoniato nel motto che tutt'oggi si conserva nello stemma comunale: Civitas ad arma iit , la popolazione corse alle armi. Ventimiglia restò sempre fedele verso Roma e tale riconoscenza fu premiata dallo stesso Cesare quando la riconobbe municipio dell'impero favorendo così prosperità ed espansione. Nel 68 subì un saccheggio causato dallo scompiglio dei pretendenti al trono che si creò dopo la morte dell'imperatore Nerone . Negli scontri in un podere di Ventimiglia fu assassinata la madre di Gneo Giulio Agricola , la nobile Giulia Procilla, il quale partecipò ai funerali e riparò ai danni subiti dai saccheggi stanziando appositi contributi verso la città intemelia. I confini cittadini nel frattempo si espansero notevolmente arrivando fino a Villa Matutiæ , l'odierna Sanrem
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