Di nuovo in Valle d'Aosta dopo un mese, questa volta nella bellissima Valpelline. Meta di questa "spedizione" la semplice Tête Blanche (3418m), una salita escursionistica ma in ambiente di alta montagna. Il panorama dalla cima poi, è uno di quelli che non si dimenticano facilmente, forse non a livello di quello della Tête di Valpelline ma comunque spettacolare. Il punto di partenza è Glacier (1549m), 4 baite in fondo alla valle di Ollomont, raggiungibile da Aosta percorrendo la strada per il passo del Gran San Bernardo e uscendo in direzione Valpelline, poi seguire per Ollomont e fino in fondo alla strada.
La traccia dei due giorni, in giallo la salita al rifugio del primo giorno e in arancione la continuazione e la discesa del secondo. Lunghezza totale 19 chilometri, dislivello positivo totale poco meno di 2000 metri.
Iniaziamo a camminare con un cielo un pò lattiginoso, la prima parte del percorso è lungo una mulattiera, fino all'alpe di By
Il piccolo lago di By, da qui si accede alla conca di By (2020m). Il rifugio si vede già, la cima resta un pochino più a destra
la piccola alpe di By (2050m)
Verso sud, oltre la valle centrale, svetta la bella piramide della Grivola. Nell'ottobre del 2011 ne abbiamo salito la facile punta Rossa (3630m), posto fantastico! In basso la pointe de la Pierre raggiunta con le ciaspole
Dopo By, sempre per prati verso l'alpe "Baracche", poi sempre più su aggirando la punta Ratti
dall'alpe Baracche comincia a vedersi la grande calotta ghiacciata del mont Velan
Terminano i prati e iniziano gli sfasciumi che precedono la fascia rocciosa sopra cui è posto il rifugio
Eli sul ripido tratto di sfasciumi dove è stato ricavato il sentierino collegando diverse cenge, subito dopo c'è il breve tratto attrezzato
il tratto attrezzato, 10 metri di fune e gradini infissi nella roccia
Eli al termine del tratto attrezzato, 5 minuti e siamo al rifugio
Il rifugio Chiarella all'Amianthe del CAI di Chiavari (2982m). Non è certo fondamentale fermarsi qui a dormire per salire la Tête Blanche, mancherebbe poco più di un'ora per raggiungere la cima, però vogliamo prendercela comoda e salire domani con il cielo sereno. Poi dicono che si mangia molto bene in questo nido d'aquila!
The di benvenuto al rifugio, fa piacere perchè quassù la temperatura non è molto alta e tira un bel vento teso.
il tratto più pericoloso dell'escursione, la scaletta attrezzata con fune per raggiungere la camerata
nel locale invernale, attaccato al rifugio
Ci guardiamo in giro, poi sfogliamo riviste e libri della piccola biblioteca nel rifugio.... per tirare l'ora di cena
il mont Velan, con il ghiacciaio di Valsorey
Abbiamo la "fortuna" di assistere ad una frana partita dalla têtes de Faudery, le pietre sono scese per almeno 1000 metri, immagino fino alla strada forestale che percorre a mezza costa tutta la conca
oltre a noi e ai 3 volontari rifugisti di Chiavari ci sono solo 2 inglesi che stanno gironzolando da una decina di giorni sulle vette della zona, vantaggi di non pernottare il sabato sera
Dopo una serata di temporali e una nottata in cui il vento sembrava voler strappare il tetto del rifugio, la mattina ci accoglie un bel cielo azzurro. C'è ancora un pò di vento, ma nulla di grave.
Si parte, ci mancano circa 400 metri di dislivello alla vetta, circa un'ora di cammino.
è tutto un semplice sentierino dal rifugio alla cima, l'unico punto "delicato" può essere quello appena passato da Eli nella foto, si aggira una fascia rocciosa e nel caso ci fosse neve bisognerebbe stare bene accorti perchè sotto c'è un bel salto
Ormai ci siamo....
direi.... un ottimo punto di vista sul Gran Combin!
Foto di vetta, sulla Tête Blanche, 3418 metri
verso sud
Verso est una cima salita nel 2012, la tête di Valpelline.... panorama ineguagliabile
il gruppo del monte Rosa in lontananza
Altre due cime della Valpelline, il mont Avril è una salita escursionistica come la tête Blanche, ci si sale passando per la fenetre de Durand, più a destra la parete nord del mont Gelè, da noi salito nel 2011 dopo aver dormito nel bellissimo bivacco Regondi
sempre verso est
verso ovest
180 gradi di panoramica verso nord/est, se cliccate QUI potete anche vedere un breve video
verso sud qualche altra cima già presente sul sito, la Punta Tersiva e il monte Emilius
Dopo una lunga sosta in cima, torniamo al rifugio. Raccogliamo le nostre cose e riprendiamo con calma la via per Glacier
tanto per variare un pochino la strada, in discesa passiamo anche dall'alpe Tsa de By
Scendendo verso il lago di By mi fermo ad ammirare la lunga muraglia dei Morion
Ultimo scatto prima di raggiungere le baite di Glacier. Alla prossima.... Valpelline.