Nuovo ciclogiretto nell'appennino ligur-emiliano. Lasciamo la macchina a Busalla, lungo l'autostrada Serravallescrivia (Milano-Genova) , saltiamo in sella e imbocchiamo la strada che risale la valle del fiume Scrivia, passiamo Casella.
Passato l'abitato di Montoggio, un piccolo e poco visibile cartello indica la val Pentemina, la mia carta indica questa strada in bianco, chiediamo indicazioni a dei locali e dopo esserci accertati che la strada non è troppo dissestata iniziamo a salire.
Ottima scelta questa strada!! Ci sono dei tratti sterrati ma non danno nessun problema nemmeno alle nostre bici cariche e gommate da asfalto, il traffico e pari a 0 e man mano che saliamo gli scorci sono sempre più belli.
Tra i faggi scorgiamo il paesello di Pentema.
La chiesa, le case e gli orti di Pentema (839m)
Da Busalla siamo già saliti 650 metri, da questo passetto tra Pentema e Donetta si apre il panorama verso sud/ovest, in basso a destra il paese di Torriglia, all'orizzonte il monte Aiona ancora innevato.
Una bellissima discesa fino a Donetta, poi una breve salita e appare il lago Brugneto (777m), siamo nel parco regionale del monte Antola e a sinistra c'è il paesello di Garaventa.
Scendiamo al lago e passiamo sulla diga, direzione Montebruno.
Montebruno, passiamo sul vecchio ponte che scavalca il Trebbia, ora iniziamo un'altra salita che ci porterà a Barbagelata.
La vecchia chiesetta di Barbagelata (1100 m circa). Finalmente si scende, fino al passo della Scoglina, sotto il monte Càucaso e quasi alla sorgente del fiume Aveto.
Lungo la bella strada tra il passo della Scoglina e il paese di Cabanne.
Pescatori lungo il fiume Aveto. Ora lo seguiamo fino al paese di Rezzoaglio.
Giunti a Rezzoaglio seguiamo le indicazioni per il passo Romezzano. Non abbiamo intenzione, e nemmeno le forze, di fare un altro passo oggi, vogliamo solo trovare una zona tranquilla dove piazzare la tenda. Trovata appena fuori il paesello di Villanoce. Vista sul monte Aiona, sul Penna e sul Maggiorasca.
A destra il monte Penna (1735m).
Il monte Maggiorasca (1799m) al tramonto.
Notte stellata e per nulla fredda.
Giorno 2, stiamo già salendo verso il passo Romezzano. Dietro Eli il paesino di Alpicella.
Bellissime vallette costeggiano la strada che sale verso il passo, la giornata è stupenda ma fortunatamente sembra meno torrida di ieri.
Il monte Aiona, versante nord, ieri mattina era un dossetto all'orizzonte, oggi è a un tiro di schioppo!
Man mano che saliamo, la neve ai lati della strada aumenta sempre più....
.... poi ci tocca scende dalla bici e spingerla nella neve, scopriamo che il passo è ancora chiuso al traffico!!!!!!!!!!!!!! Ma ormai siamo arrivati fin qui, torneremo mica indietro??!!
Eli un pò stanca....non pensava di dover portare le ghette anche per andare in bici!
Dopo 20 minuti a spinta nella neve e aver oltrepassato il passo Romezzano, saliamo ancora di più ..... fino al passo Chiodo (1452m), alle pendici del monte Penna. Ma la neve non è terminata affatto....
.... ora spingiamo in discesa (che è meglio) ma comunque siamo ancora nella neve, altri 20/25 minuti prima di trovare l'asfalto pulito.
Ora, in provincia di Parma, scendiamo su strade senza una macchina fino al paese di Pontestrambo, sul fiume Taro. Risaliamo per un pò il Taro in direzione passo del Bocco, si punta al mare!!
Il passo del Bocco è a 14 chilometri (di salita, ma non tutta dura) poi per Chiavari ci mancano altri 28 chilometri (per lo più discesa!!!)
Santa Maria del Taro
Passo del Bocco (956m),13:28, ora si mangia.
Buon appetito!!
Laggiù il mare, nei prossimi 15 chilometri perderemo 850 metri di quota, poi ce ne vorranno altri 13 per raggiungere Chiavari.
Stazione di Chiavari, la bella pedalata è terminata, ora si torna a Busalla in treno.