Anello in bici Fondotoce - Cannobio - Domodossola (VB) 2 Aprile 2023
1 Sono passati circa 5 mesi dall'ultima volta che sono stato in questa zona in bici, l'altra volta ero salito al bivacco pian Vadà , nel parco della Val Grande, questa volta ci giro tutto intorno, al parco. L'altra volta avevo lasciato l'auto nei pressi di Mergozzo, questa volta a Fondo Toce (frazione di Verbania), località dove il fiume Toce si getta nel lago Maggiore. Inizio a pedalere verso Verbania e alle mie spalle compaiono le montagnone del Vallese
2 L'anello percorso, lunghezza 131 chilometri con 1380 metri di dislivello, partenza da Fondo Toce, lungo il lago fino a Cannobio, poi risalita della val Canobbina, breve discesa a Malesco in val Vigezzo, capatina a Re e poi giù a Domodossola. Ritorno a Fondo Toce in parte lungo la ciclabile del Toce, in parte lungo la SP 54
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4 passo Pallanza con le sue grandi ville e Verbania con il suo Teatro Maggiore piuttosto in fretta, il giro è lunghetto e non posso fermarmi a fare 1000 foto...
5 pedalando controvento lungo la strada litoranea ancora poco trafficata raggiungo Cannero
6 ancora Cannero
7 appena dopo il paese, le isolette dei castelli di Cannero.... in ristrutturazione......
8 girato l'angolo della Puncetta si punta dritti a nord, e da nord mi arriva un vento contrario ancora più teso e freddo, ma sono solo pochi chilometri e poi ecco Cannobio (nella foto), in alto dovrebbe essere il monte Limidario , salito almeno un paio di volte dalla Svizzera. In realtà in bici sono già passato da qui nel 2008, quel giorno con Eli facemmo un bel pezzo di lago, 130 chilometri anche quel giorno partendo da Ispra, clicca QUI per quel giro
9 appena alle spalle del paese di Cannobio in località Traffiume, dove la valle si stringe e inizia a salire, la chiesetta di S. Anna e il suo orrido
10 15 minuti dalla sponda del lago e sembra di essere finiti in una boscosa e selvaggia valle dell'appennino
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12 la salita non è proibitiva, la valle sembra abbandonata, solo qualche ciclista (8 su 10 parlavano tedesco) e una macchina ogni 20 minuti.
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14 non c'è davvero nulla, ogni tanto un gruppettino di case per lo più sbarrate, i paesi (paesini) sono tutti più in alto della strada, raggiungibili con ripide deviazioni
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16 dopo la località Airetta, a circa 840 metri di quota, una galleria di circa 200 metri buca il monte Castello e dalla parte opposta mi cambia tutto il panorama, ora vedo il colle a cui devo arrivare prima di scendere verso la val Vigezzo.
17 l'alpe Daila
18 Finero (900m) e sulla sinistra quella che potrebbe essere la Testa del Mater (1846m)
19 a Finero (ore 12e20) prendo un panino e una birretta ad un baretto, intanto mi godo il tiepido sole
20 il colle (1000m) è un pò una delusione, non ha nemmeno un nome.... In realtà lo chiamano colle Marco Pantani, c'è una spece di lapide in pietra (quella a destra dove c'è seduta la tizia) in ricordo del campione. Vabbè, mi metto una maglia e scendo verso Malesco
21 verso la val Vigezzo
22 la discesa non è molto lunga, giusto un paio di chilometri, nel fondovalle attraverso il torrente Melezzo e risalgo leggermente la valle verso Re. In direzione ovest invece, lontani oltre l'Ossola spuntano ancora i 4000, credo siano il Lagginhorn e il Fletschhorn
23 il trenino che collega Locarno a Domodossola. In alto le rocce del Gridone (o Limidario)
24 ho fatto la breve deviazione verso Re per rivedere il santuario della Madonna del Sangue, un pò fuori misura nel contesto della val Vigezzo
25 prendo qualche goccia di pioggia e intanto riprendo la via verso Domodossola. Il primo paese sfiorato è Malesco, c'ero già stato qualche anno fa quando siamo andati al bivacco Scaredi in val Loana, clicca QUI. Poi Santa Maria Maggiore, famoso per gli spazzacamini, e poi giù nella stretta valle fino alla piana di Domodossola
26 sempre bellina la piazza del Mercato di Domodossola
27 da Domodossola per tornare alla macchina basta seguire il fiume Toce, c'è una ciclabile, diciamo che l'ho seguita per il 50% del percorso, per il resto sono stato lungo la strada provinciale 54 che passa per i paesini ed è poco trafficata. La ciclabile non è un granchè.... molto irregolare, un tratto asfalto, un altro sterrata, poi sentiero pietroso, poi si perde.... insomma divertente se hai tempo ma poco scorrevole e sconsigliata con bambini.
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29 l'imbocco della valle Anzasca, quella che sale a Macugnaga e alla parete est del monte Rosa, questo in basso dovrebbe essere il torrente Anza, ingrossato dallo scioglimento delle nevi....
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31 il Toce
32 lungo la SP54 tra Vogogna e Candoglia, poi ho ripreso la ciclabile
33 i selvaggi e inospitali valloni che scendono dai monti della val Grande
34 Da Candoglia mi ributto sulla ciclabile e la seguo fino a dove il Toce si getta nel lago Maggiore
35 lassù il Mottarone
36 giro quasi terminato, qui il Toce si immette nel lago Maggiore, la davanti Baveno e più a sinistra Stesa, mi restano 10 minuti di stradine sterrate per tornare alla macchina