Rifugio Guido Muzio, 1667 metri, Chiapili di sotto (frazione di Ceresole Reale, valle dell'Orco, Piemonte). (www.rifugiomuzio.com) Siamo arrivati qui ieri verso le 18e30, dopo essere stati 2 giorni in valle Po. Questa mattina però, al risveglio ci accorgiamo che nevica, nella notte ha già messo giù 15 centimetri. Il programma è saltato, invece di salire verso il colle del Nivolet scendiamo verso Ceresole.
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Il traffico è quasi inesistente, un pò perchè a Chiapili di sotto ci sono solo un piccolissimo impianto di risalita, un bar annesso e il nostro rifugio, un pò perchè oltre il rifugio la strada è chiusa. Scendiamo verso Ceresole (circa 8 chilometri) per andare a vedere il centro visitatori del parco nazionale del Gran Paradiso (dimenticavo, qui siamo nella parte sud del parco) qui dedicato allo Stambecco.
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Questo non è un grande campo di calcio, si tratta del lago di Ceresole Reale, ghiacciato e coperto di neve. Per chi pratica, il lago è completamente circondato da una pista da fondo. Il mio orologio con termometro, attaccato allo spallaccio dello zaino, segna - 7. Camminiamo spediti per mantenerci caldi.
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Arriviamo al centro di Ceresole, il paese è formato da tante frazioni anche molto piccole, questa è la principale.
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Il Grand Hotel di Ceresole. Primo fra gli edifici storici, il Grand Hotel a partire dal 1888, data di apertura, ospitò a Ceresole nel periodo estivo l'aristocrazia piemontese. Aristocrazia che orbitava intorno alla famiglia reale; soggiornarono infatti nel 1890 la regina Margherita, nel 1892 S.A.R. il Duca degli Abruzzi, nel 1893 S.A.R. il Conte di Torino e nel 1894 S.M. il Re Umberto. Ora ospita il centro visitatori del P.N. gran Paradiso, indicato dalla freccina.
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All'interno della mostra dedicata alla relazione tra uomo e stambecco.
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Visitata la mostra e il piccolo paese ritorniamo verso il rifugio, sempre costeggianto il torrente Orco, sempre sotto la nevicata.
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Ha quasi smesso di nevicare, anche il cielo tende ad aprirsi, speriamo bene per domani! Proseguiamo verso monte verso Chiapili di sopra.
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Alcune delle baite di Chiapili di sopra. Qui possono salire solo quelli che hanno una proprietà, gli altri devono lasciare la macchia a Chiapili di sotto. Comunque, oltre questa frazione la strada non viene più pulita, la strada prosegue fino e oltre il colle del Nivolet, ma coperta da oltre 60 centimetri di neve.
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