Ultimi due giorni di vacanza nelle alpi Marittime, decidiamo di prendercela comoda e partiamo tardissimo (alle 11!!) per salire al rifugio Migliorero, nel vallone dell'Ischiator. Lasciamo la macchina nei pressi di Besmorello (1450m)
La prima parte di salita si svolge su una larga sterrata carrozzabile.
Dopo circa 45 minuti di salita si sbuca su di un ampio pianone al fondo del quale si trova il rifugio Migliorero (2094m)
Nel cerchiolino il rifugio Migliorero
Ed eccolo qua il bel rifugio Migliorero (2094m), posto su di un dosso e con vicinissimo il lago d'Ischiator inferiore
Il lago Ischiator inferiore e il rifugio Migliorero
Nei dintorni del lago ci sono parecchi mirtilli
Dopo aver pranzato vicino al laghetto, lasciamo la nostra roba nel rifugio e partiamo per un giretto pomeridiano, saliremo al passo di Laroussa e all'omonimo laghetto.
Saliamo tra immense pietraie rossastre, dietro di noi a sinistra il becco alto d'Ischiator (2996m) e più a destra il passo di Rostagno (2536m)
Eli raggiunge il passo di Laroussa (2471m)
Oltre il passo, verso il vallone di San Bernolfo e il passo di Barbacana (2585m)
Dal passo di Laroussa torniamo indietro una mezzoretta, poi deviamo a sinistra e risaliamo un'altra mezzoretta un ripido sentierino tra le pietraie, giungiamo così al bellissimo lago di Laroussa
Eli, che non resiste quando vede questi laghetti cristallini, tenta di immergersi.... ma la temperatura dell'acqua le fa cambiare idea, quando arriva al torace non riesce più a respirare!
Fotina in riva al lago di Laroussa.
Torniamo verso il rifugio continuando a fermarci per colpa dei mirtilli....
Il rifugio Migliorero non è gestito, o meglio, il rifugista c'è però non cucina. Si paga una quota per il pernottamento e si può utilizzare la cucina a piacimento. Tra l'altro dentro (e fuori) è molto bello, merita davvero.
Ci diamo dentro con la raccolta e dopo cena ci facciamo una scorpacciata di mirtilli, a cucchiaiate come fosse minestrone, mai mangiati così tanti in vita mia!!!
Il secondo giorno ci svegliamo prima di tutti gli altri, ci prepariamo la colazione nella grande cucina deserta e poi usciamo a vedere le montagne incendiate dai primi raggi del sole. Si intravede la nostra meta: la cima del Corborant (3010m), la più alta della zona.
Iniziamo nel fresco dell'ombra la salita, ma in un attimo ci scaldiamo.
Dopo circa 40 minuti giungiamo al lago d'Ischiator mediano (2410m) e proseguiamo verso un altro ripiano ancora più in alto dove troveremo il lago Ischiator superiore
Salendo al lago Ischiator superiore si vedono gli altri 2 più bassi, a 2410 metri e a 2080 metri.
Il lago Ischiator superiore e sopra la cima di Corborant. Il nostro percorso ora aggira il lago e si infila nel canale che porta alla forcella est del Corborant (2900m), un postaccio, lo fai una volta e poi dici che non ci torni più, viene giù tutto, fortuna che in parte è attrezzato di catene.
Nel canale. Il brutto è che buona parte delle pietre sono instrabili, bisogna stare bene attenti a dove ci si attacca.... oltre a non farle cascare in testa a chi ti segue.
Eli alla forcella est, il peggio è passato. Non ci resta che percorrere la cresta fino in cima, in parte ancora attrezzata di catene.
ultime roccette....
...e siamo in vetta alla cima del Corborant!! (3010m)
Dalla cima verso est, in basso a sinistra si vedono i vari laghi passati in salita
Verso ovest è Francia, in basso il grande lac Rabuons, sopra più a destra i lac du Cimon, in alto nel centro la cima del Tenibres (3031m), salita qualche giorno fa.
Verso sud, le alpi Marittime e poi le Liguri fino al mare.
Tornando a valle intercettiamo un branco di Mufloni che letteralmente vola sulle pietraie, poi salgono su per un ripidissimo canale senza nemmeno rallentare. La foto è pessima perchè è un piccolo ritaglio.
Pausa tonificante al lago di mezzo
La cima dal rifugio, si intravede appena nonostrante sia la più alta.
Anche questa vacanza è finita, ora dobbiamo scendere alla macchina e guidare qualche ora per tornare a casa.... ma tra una settimana saremo ancora in Piemonte!!!