Noasca - Casa di Caccia al Gran Piano (valle Orco) 24 Ottobre 2015
Ancora sulle alpi piemontesi, negli ultimi due mesi ci siamo stati in 3 o 4 occasioni. Questa volta facciamo un paio di giretti in valle dell'Orco (o val Locana), quella che corre da est a ovest al di sotto della valle d'Aosta. Punto di partenza della prima escursione è il paese di Noasca, dopo Locana e prima di Ceresole Reale.
la traccia del percorso, salita a destra lungo il sentiero "normale", discesa lungo un sentiero secondario a sinistra. Lunghezza andata e ritorno 16,9 chilometri, dislivello positivo 1130 metri.
Lasciamo la macchina poco oltre Noasca, nel punto dove ci sono i cartellini indicatori dei sentieri. Il nostro è il 550, quello che sale a una delle varie Case di Caccia fatte costruire da Vittorio Emanuele tra Piemonte e Valle d'Aosta. Dopo una quarto d'pora di cammino raggiungiamo le baite di Fragno, in lontananza verso ovest cominciano a vedersi le Levanne, poste a sud sopra Ceresole Reale separano la valle dell'Orco dalle valli di Lanzo Torinese
Verso nord est invece si insinua la selvaggia val Noaschetta, ci dovrebbe anche essere un piccolo rifugio incustodito, appunto Noaschetta
Ora si vedono un pò meglio le Levanne. Il versante più "comodo" per salirle è quello della val Grande di Lanzo, partendo da Forno delle Alpi Graie (1220m), altrimenti dal versante francese, quelle montagne infatti fanno da confine con la francese valle dell'Arc.
Il sentiero, o meglio, la strada reale che porta alla casa di caccia, come tutte le strade reali in quota sale molto lentamente, con lunghissimi tornanti che a volte danno quasi ai nervi.... con un sentierino normale si sarebbe dimezzata la lunghezza del percorso. Sono fatte in questo modo perchè quando il re saliva a caccia aveva un seguito di un centinaio di persone con decine di muli carichi di vettovaglie e viveri.
Dopo tre ore e mezza sbuchiamo sul Piano Grande in vista della colorata casa di caccia (2222m), ora proprietà del Parco nazionale del Gran Paradiso. Il vallone continua a salire, più su ci sarebbero anche i due laghi di Ciamosseretto, inferiore (2493m) e superiore (2839m). Contro il cielo svetta la bella piramide rossastra del Ciarforon (3650m) mentre più a destra compare un pezzetto della Tresenta (3609m), salita nel 2013 dal versante valdostano, cliccate QUI per andare a quel report. In un'altra occasione molto molto ventosa siamo saliti al colle tra le due cime (colle di Moncorvè), cliccate QUI
Il Ciarforon, il versante opposto è completamente diverso, quasi tutto ricoperto di ghiaccio e con una particolare calotta che ricopre la cima
Si mangia!!
e si scatta la foto ricordo...
Alle 15e30 ci rimettiamo in camminoverso valle
in basso a destra Noasca
Quasi al termine della discesa il sentiero passa dal piccolo borgo semi abbandonato di Varda
Ultimo scatto, da Varda seguiamo la strada carrozzabile che scende a Fragno e poi al fondovalle.