Massa Marittima - Arezzo in bici - 26-30 luglio 2010
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Primo giorno di un week end piemontese in valle dell'Orco. Oggi partiamo da Ceresole Reale (1500m), segnavia 542, per il colle Sià e poi per il bivacco Giraudo (2630m).
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Prima parte della salita sotto i larici, compare la diga del lago di Ceresole.
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Sbuchiamo in una zona aperta di pascoli, nella foto la salita verso il colle Sià (2274m)
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Il colle Sià (2274m). Purtroppo si è coperto e le belle vette che circondano il vallone del Roc sono tutte annebbiate. Avremmo potuto vedere il Ciarfororn, i denti del Broglio, la becca di Monciair, la cima di Courmaon. Comunque proseguiamo, ci vorranno ancora un paio di ore per arrivare al bivacco Giraudo, non tanto per il dislivello quanto perchè è ancora lontano!
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Raggiungiamo un grande pianoro traversato da parecchi torrentelli, anche profondi, dobbiamo fare una bella gincana per trovare i vari guadi.
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La freccina indica approssimativamente il colle Sià.
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Altro ripiano costellato di piccoli laghetti. Si sale ancora tra i ghiaioni, intanto però il cielo diventa sempre più minaccioso.
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Arrivati! Il bivacco Ettore e Margherita Giraudo, 2630 m. Il panorama sulle vette è zero, comincia anche a cadere qualche goccia. Ci sono un paio di persone di un CAI della zona, altri stanno salendo dopo di noi, domani effettueranno l'ascensione alpinistica facile alla becca di Monciair, 3544m
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Mangiamo, foto ricordo e giù che inizia a piovere bene!!
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Siamo di nuovo in vista del lago di Ceresole quando smette di piovere, ci siamo beccati un temporale estivo in piena regola di più di un'ora, con tanti bei fulmini!!
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Tornati a valle, saliamo con la macchina al colle del Nivolet (2612m) al confine tra Piemonte e valle d'Aosta. Qui c'è il rifugio Città di Chivasso, dove pernotteremo questa notte. Siamo già saliti fin quassù a gennaio con le ciaspole, salità bellissima!! Potete vederne le foto andando su questa pagina: http://www.aereisentieri.it/gallerie/ccn0110/index.html
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Appena finita la cena il rifugista chiama tutti fuori, c'è un Gipeto che volteggia sopra il rifugio!!! Qualche info sul Gipeto: Il Gipeto (Gypaetus barbatus, Linnaeus 1784), comunemente noto come "avvoltoio barbuto" o "avvoltoio degli agnelli", è uno degli avvoltoi del Vecchio Mondo, quello di maggiori dimensioni tra i nidificanti in Europa, unico membro del genere Gypaetus (Storr, 1784). Tipicamente stanziale, nidifica sui dirupi in alta montagna nell'Europa meridionale, in Africa, in India ed in Tibet, deponendo una o due uova. È stato reintrodotto con successo sulle Alpi, ma continua ad essere uno dei più rari avvoltoi d'Europa. Come altri avvoltoi è un necrofago, cioè si nutre principalmente di carcasse di animali morti, ed ha una dieta estremamente specializzata, nutrendosi in particolare delle ossa e del midollo osseo. Un comportamento tipico è quello di lasciar cadere le ossa di animali da grandi altezze, per frantumarle e mangiarne il midollo.
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Panorama dal rifugio sul piano del Nivolet. La freccina gialla indica la posizione del rifugio Savoia, ci si arriva in auto. Sopra invece la x segnala la cima che saliremo domani, il Taou Blanc (3438m). Lontana a destra, ancora illuminata dal sole, la Grivola (3969m). Gli faccio una foto con il 400 mm........