Fara - gole di San Martino - bocca dei valloni (Chieti) 11 Agosto 2018
1 Ultimo giretto in terra abruzzese! Questa volta andiamo ad infilarci in una valle stretta e profonda che partendo da Fara San Martino si incunea tra le pareti calcaree della Majella e la risale fin sotto la vetta. Quando nel 2014 siamo venuti da queste parti con l'idea di salire in cima alla Majella avevo preso in considerazione anche questo itinerario ma poi avevo dirottato su quello che parte dal passo San Leonardo, geograficamente completamente opposto a questo da Fara, un pò per ragioni logistiche un pò per l'estrema lunghezza di quest'ultimo, da 440 metri di Fara ai 2900 della cima! Oggi comunque mica puntiamo alla cima, ci interessa fare solo la prima parte della salita, le cosidette gole di San Martino.
2 Il massiccio della Majella e il nostro breve itinerario odierno in giallo
3 l'itinerario un pò più da vicino, la linea gialla non è molto precisa questa volta perchè tra le alte pareti il gps tende a sbagliare anche di parecchio il calcolo della posizione, perciò avito di fornire dati errati, sicuramente si sale dai 445 ai 1055 metri, in circa 2 ore
4 dal parcheggio a monte del paese di Fara, ci si incammina su di una breve sterrata che punta dritta dritta alle pareti , l'inizio della gola è così stretto che nemmeno si vede da lontano!
5 per la vetta sono sei ore e mezza! e 2350 metri di dislivello.... Una cosa che mi piacerebbe proprio tanto fare è la traversata, tra Fara e il passo San Leonardo, oppure l'opposto
6 comincia a vedersi qualche cosa...
7 l'inizio del canyon
8 ci precede una visita guidata, a loro forniscono i caschetti. Qui si vede la "fessura" tra le pareti e quel che resta del muro che la chiudeva a protezione del monastero
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12 oltrepassati i 100 metri del tratto stretto la gola si allarga in questo piazzale dove c'è il monastero di San Martino, o meglio... i ruderi
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14 per le informazioni su questo luogo vi rimando alla pagina su wikipedia
15 dopo la visita proseguiamo lungo la stradina che risale la valle (senza guida non si può entrare nelle mura, bisogna guardare da fuori)
16 il sentiero sale a tratti dolce a tratti con strappetti più ripidi, in mezzo a pareti altissime, nella parte iniziale (sia prima che dopo la strettoia) ci sono diverse falesie attrezzate per arrampicare
17 una ventina di minuti dopo il monastero c'è una bella fonte di acqua gelida
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19 la gola prosegue a tratti più larga e a tratti più stretta
20 altra fonte con tavolini per pic nic
21 dopo un tratto più ripido con alcuni tornanti, guardando alle proprie spalle si vede la costa adriatica in lontananza
22 infine inizia il bosco
23 anche il punto detto bocca dei valloni, non è altro che un bivio nel bosco con un tavolino e una fonte secca. Noi ci fermiamo qui, a breve non ci sarebbe altro di particolare da vedere
24 dalla bocca dei valloni si può proseguire verso la valle delle Mandrelle oppure stando sul sentiero principale proseguire verso la valle di Macchia Lunga e poi la valle Cannella fino al rifugio Manzini (ricovero) e alla vetta della Majella dov'è posto il bivacco Pelino.
25 torniamo verso Fara
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30 poco sotto il parcheggio da cui siamo partiti c'è la famosa fonte del fiume Verde, le acque sono pulitissime, limpidissime e davvero verdi. Questa fonte è la ricchezza di Fara San Martino perchè grazie a queste acque particolari qui sono nati ben quattro pastifici (in un paesino da 1400 abitanti) tra cui alcuni decisamente noti, la De Cecco e la Delverde.
31 qui uno dei due famosi pastifici, la De Cecco non era sulla nostra strada e non mi sembrava il caso di andarci per fotografarla.... Ora si scende al mare, due giorni di "relax" e bagni