Salita in bici al passo Gavia da Vezza d'Oglio (BS) 29 Maggio 2021
1 Memore della bella salita in bici di qualche anno fa al passo dello Stelvio con la strada ancora chiusa (clicca QUI , voglio approfittare dell'ultimo week end senza traffico per tentare la salita al passo Gavia. Così all'inizio decido di partire da Bormio, ma dopo una consultazione con l'esperto amico Fabio opto invece per la salita dal versante Bresciano. Raggiungo così Vezza d'Oglio in alta val Camonica (la salita vera inizia a Ponte di Legno, 10 chilometri più avanti) e parcheggio davanti alla ciclabile lungo il fiume che mi condurrà a Ponte di Legno.
2 Il semplice itinerario, uguale per andata e ritorno, lunghezza totale 56 chilometri e dislivello positivo circa 1600 metri.
3 il tratto della vera salita, che si impenna dopo la località Pezzo con punte del 16 % e una media di circa il 10 %. L'unica altra volta che sono stato in zona, ma non proprio al passo, è stata per la salita al San Matteo, clicca QUI , di cui ho messo una righina rossa per simulare il percorso. Ho messo anche un cerchiolino dove c'è la galleria.... la maledetta galleria che mi ha in parte "rovinato" la giornata
4 Vezza d'Oglio (1080m), alle sue spalle (l'ho scoperto adesso!) si inoltra la famosa val Grande, situata nel parco nazionale della Stelvio e piena di cervi. Da non confondere con un'altra nota val Grande, quella tra il lago Maggiore e l'Ossola
7 all'altezza di Temù , verso sud la val d'Avio che termina sul versante nord dell'Adamello (che non si vede in foto, è più "in fondo")
8 Temù
9 Raggiungo Ponte di Legno, lassù la vetta più scura e rocciosa è la Punta Castellaccio (3028m). Attraverso il centro pedonale tra il via vai dei turisti, pochini, e proseguo verso la mia salita
10 ci siamo, la strada è questa....
11 la prima parte dopo Ponte d.l. è in piano.... anzi pure in discesa certi tratti! Poi verso Pezzo inizia a salire un pò più decisa (in alto le case di Pezzo, ma la strada per il passo resta sotto il paese)
12 A Sant'Apollonia inizia la parte più tosta della salita. Da qui la strada per ora è chiusa con delle transenne e ci sono in giro operai che puliscono la sede stradale da pietre, rami ecc caduti durante l'inverno. Mi spiace non aver fotografato l'inizio della prima rampa.... più che altro per fare vedere quanto diventa stretta la strada, si dimezza rispetto a quella che vedete in foto.... mi chiedo qando c'è il traffico con auto,. furgoni, camper ecc come facciano..... ma fortunatamente oggi è solo per le bici
13 la prima parte della salita è tutta nel bosco, poi man mano che si prende quota le piante diminuiscono , fino a sparire del tutto.
14 come potete vedere, in un'oretta siamo passati dal sole a Ponte di Legno a .... questo schifo di tempo...
15 per un pò procedo quasi in compagnia di questi due ciclisti della bassa Cremonese, li supero, poi mi superano.... Sullo sfondo la cresta di 3000 che separano la valle delle Messi (quella in cui mi trovo) dalla val Canè
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17 sempre più su
18 ancora 6 chilometri....
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20 sempre meglio!
21 la strada ora ha una pendenza minore, decisamente più pedalabile, ma qui arriva il guaio....
22 questa galleria buia, ma il buio non è il problema principale (certo se non avessi cambiato punto di partenza questa mattina da Bormio a Vezza e mi fossi informato meglio mi sarei portato la frontale)
23 il problema vero sono i 10 centimetri di ghiaccio che ricoprono 100 metri di asfalto all'inizio e poi 50 metri in uscita. La strada è anche in salita per complicare la faccenda.... Comunque per farla breve, dopo un paio di scivolate e aver inzuppato i guantini di acqua gelata, procedo attaccato al muro, aggrappato con le unghie a quel tubetto che si vede a sinistra, con le mani di ghiaccio, al buio, trainando la bici che non vuole stare in piedi con la mano destra. L'odissea dura almeno 15 minuti.
24 finalmente ne esco.... Ma dopo 10 pedalate le mie cosce mezze gelate si contraggono entrambe in un bel crampo che mi costringe seduto per terra in mezzo alla strada
25 se non altro, mentre soffro massaggiandomi le cosce esce un pochino di sole a scaldarmi..... Che poi era ormai finita, si vedeno gli ultimi tornanti prima del falsopiano finale che porta al passo!
26 vabbè, dopo una mezzoretta riparto con calma e supero il tratto finale
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28 inizia anche a nevischiare.....
29 ci sono, il passo Gavia (2618m) e sullo sfondo il Corno dei Tre Signori (3360m)
30 il rifugio Bonetta, aperto, i gestori sono saliti in auto dal versante di Santa Caterina Valfurva dove la strada è già ben pulita
31 verso Santa Caterina Valfurva
32 foto ricordo al passo....
33 Avrei preso volentieri un the caldo al rifugio.... ma questa mattina ho pure lasciato a casa il portafoglio. Perciò torno a valle..... senza neppure più acqua fino alla prima fontanella che troverò a Ponte Di Legno