Anello Castelluccio di Norcia - capanna Ghezzi (PG) 2 Agosto 2019
1 Terzo giretto sui monti Sibillini, ci spostiamo da Montegallo verso la piana di Castelluccio di Norcia, passando per il valico di Forca di Presta. Appena scavallato il passo si inizia a vedere parte dell'enorme piana, sempre una visione che lascia senza fiato. Nella foto, scattata dalla macchina in corsa durante la discesa verso la piana , si vede un gregge di pecore con il pastore (solitamente Macedone) e più a sinistra una macchietta più chiara che è il paesino di Castelluccio .... quel che resta....
2 Ecco l'anello percorso nel pomeriggio, partendo sotto Castelluccio siamo saliti alla capanna Ghezzi e tornati passando per la Portella del Vao, lunghezza 9 chilometri e dislivello positivo circa 360 metri.
3 Attraversiamo in auto la piana fin sotto Castelluccio, da qui la vista è davvero impressionante, del centro storico che ricopriva tutta la cima della collinetta..... non è restato quasi nulla.... L'ultima volta ci siamo passati nel 2012 ed era tutt'altra cosa, cliccate QUI e scendete un pò con le foto, quelle di Castelluccio iniziano alla sesta riga
4 parcheggiamo ai piedi della collinetta su cui è posto il paese, dove si diparte una strada sterrata, c'è subito questo cartellino che indica i sentieri
5 Visto che è già mezzogiorno ci fermiamo a mangiare prima di iniziare a camminare. Nella foto la strada che attraversa il Piano Grande
6 Nel frattempo arrivano un pò di nuvole, ma dopo qualche tuono in lontananza se ne vanno senza "fare danni". Ok, si parte. Nella foto il monte Redentore
7 200 metri dopo la partenza, dietro una curva....
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9 gli steli delle piante, delle erbe più alte, gli arbusti, i paletti, sono pieni di queste chioccioline, appese ad aspettare non so che...
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12 la stradetta sale dolcemente tra prati incolti e altri (la maggior parte) coltivati, infilandosi nella zona detta Colli Alti e Bassi
13 uno sguardo alle spalle verso il Piano Grande. Famosissima la Fioritura di questa piana, tra giugno e luglio c'è un'esplosione di colori, se non ne avete idea cliccate QUI Occhio che certi fotografi non hanno molto buon gusto quando regolano la saturazione
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15 lassù la Forca Viola (1935m) attraverso cui si può accedere alla vallata dove c'è il lago di Pilato. Sotto, le vedete le pecorelle?
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18 dopo aver risalito una valletta tra due dossi erbosi si giunge in prossimità di una macchia di faggi e poi...
19 ... ecco la capanna Ghezzi (1570m), una volta gestita dal Cai, ora di privati, ma più che altro mi pare in stato di abbandono, forse anche a causa dei danni subiti con il terremoto
20 un lungo abbeveratoio a pochi metri dalla capanna, in primo piano resti di un escursionista sprovveduto
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22 lasciamo la capanna e prendiamo ancora un pochino di quota per poi scendere verso la macchia di San Lorenzo.
23 in lontananza Castelluccio
24 ora ci infiliamo nel bosco e ne usciremo sulla strada laggiù in basso, ma alla curva che vedete in mezzo alla foto ci infileremo nei prati a sinistra per raggiungere un passaggio tra le rocce, un piccolo canyon chiamato portella del Vao, attraverso cui accederemo al pian Perduto
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27 in queste lande desolate fa quasi strano entrare in un bosco..... comunque questa è la macchia di San Lorenzo, la attraversiamo in discesa per una ventina di minuti
28 usciamo dal bosco e troviamo la gelida fonte di San Lorenzo
29 e troviamo anche una bella macchia di lamponi!
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31 verso il portello...
32 ci infiliamo nel piccolo canyon per poi sbucare....
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34 nel Pian Perduto
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37 attraversiamo il Pian Perduto tirando una linea retta verso Castelluccio
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40 poi giri l'angolo e dopo tutta quella bellezza ti trovi i mucchi di calcinacci, quel che resta di almeno mezzo Castelluccio
41 ultimo scatto del giro, fatto dal punto di partenza verso il Piano Grande
42 questa e la prossima notte dormiremo in un'area camper proprio ai piedi del paese, appena sotto le nuove costruzioni dove si sono spostate quasi tutte le attività "enogastronomiche" di Castelluccio dopo il sisma. Domani faremo un giro là in fondo, sui monti che vedete oltre il piano