1 Ore 7e30 del 23 dicembre, in compagnia di Andrea pacheggio a Introbio in Valsassina e inizio l'ultima camminata dell'anno..... Avrei voluto fare qualche cosa di meglio.... o almeno di nuovo.... ma le previsione medioscarse, la bassa conoscenza della situazione neve e lo scarso allenamento hanno dirottato su di un classico sicuro, il rifugio Grassi.
2 in giallo la traccia, uguale per andata e ritorno, il mio gps da 21 chilometri (A/R) con un dislivello positivo di circa 1400 metri, poco più.
3 almeno metà del pecorso è davvero noioso, a mio gusto..... si cammina sulla strada forestale che arriva fino al pianone dove ci sono i rifugi, per lo più nel bosco e tra i ripidi fianchi della stretta valle. Giunti invece alla bocchetta di Biandino dove ci sono i rifugi Tavecchia e Valbiandino la situazione cambia. Nella foto siamo sul breve tratto di sentiero che taglia un lungo tornante circa a metà della parte noiosa...
4 la neve è iniziata qui, al ponte sul torrente Troggia posto a circa 1100 metri di quota, continua e abbastanza dura, infatti le ciaspole le abbiamo lasciate attaccate allo zaino fino alla bocca di Biandino a 1500m. Come vedete il cielo non dava molte illusioni, nebbia in quota che copriva le cime, ma poi pian piano si è aperto un pò.....
5 qui siamo ancora nel tratto "noioso", se non ci fosse stata la neve e fosse stato un anno normale, ci sarebbero state le jeep dei rifugi che facevano avanti e indietro per portare su gente che non cammina ma vuole mettere le gambe sotto il tavolo
6 Qui siamo alla bocca di Biandino, la valle si allarga in grandi pascoli, ci sono 2 rifugi a 100 metri uno dall'altro e proseguendo nel pianone in mezzora si arriva al rifugio Madonna della Neve con annessa chiesetta. Da li o si prosegue dritti verso il LAGO DI SASSO oppure si sale a sinistra verso il rifugio SANTA RITA , a cavallo tra Valbiandino e Valvarrone. Noi però per andare alla Grassi curviamo di 90 gradi a destra.
7 ed ecco i rifugi alla bocca di Biandino, Tavecchia.....
8 ....e Valbiandino. Il sentiero per la Grassi inizia nei pressi di questo rifugio
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10 il sentiero sale ripido nel bosco abbastanza fitto fino a sbucare davanti a questa Casa Alpina Pio X, mai vista aperta..... La parte più bella della salita inizia qui
11 la nostra destinazione è 5 minuti oltre la bocchetta di Camisolo, scendendo verso la bergamasca Valtorta
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13 alle nostre spalle, oltre la val Varrone spunta il LEGNONE Alle nostre spalle anche un preoccupante muro di nebbia che è arrivato dalla Valsassina e ci sta seguendo......
14 ormai manca poco , c'è anche un timidissimo sole oltre la bocchetta!!!
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16 ultimo sguardo dietro di noi ( dopo non si vedrà più nulla), tutta la cresta tra il Legnone e il Mellasc (credo) passando per il pizzo Alto, quella che separa la Val Varrone dalla Valtellina. In basso il muro bianco sempre più vicino
17 ed ecco la nostra meta dalla bocchetta di Camisolo, in alto a sinistra invece il PIZZO DEI TRE SIGNORI
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19 tempo di mangiare qualche cosa godendoci un tiepidissimo sole e poi arrivano vento gelido e nebbione
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22 ripartiamo, questa è la vista ora.... Per la discesa non usiamo le ciaspole visto che la neve è veramente compatta e ci infiliamo invece i ramponi
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24 ultimo scatto, davanti alla casa alpina, da qui in giù niente nebbia...