Palun da Lej (1797m) è una piccolissima località posta sulla riva del lago di Sils, in alta Engadina, pochi chilometri dopo il passo del Maloja in direzione St.Moritz. Questa mattina ci sarà l'unica finestra di bel tempo durante in tre giorni di questo week end lungo di Pasqua, dobbiamo sfruttarla al meglio! In compagnia di Bore, Francesco e Fabio saliamo quassù con l'intenzione di raggiungere il piz Grevasalvas (2932m), un quasi tremila da cui si gode un fantastico panorama sui laghi dell'Engadina, sul gruppo del Bernina e sulle montagne più a nord. Fabio ci è già salito diverse volte con gli sci, io una volta nel "lontano" ottobre del 2008, per Francesco e Bore sarà una nuova meta.
Qui una visione d'insieme del percorso, come avrete notato siamo saliti da una parte e scesi da un'altra, l'idea ci è venuta in cima.... ed è stata un'ottima idea! La lunghezza dell'itinerario, tra salita e discesa è di 12,1 chilometri, il dislivello + 1197 e - 1191 metri.
Particolare della salita. Partenza da Plaun da Lej, salita al paesino di Grevasalvas, noto per aver ispirato la scrittrice Johanna Spyri nell'ambientare la favola di Heidi, passaggio sopra il lago Nair ghiacciato, bocchetta a nord/est del pizzo e vetta del Grevasalvas. Ho segnato per i più disorientati, la direzione verso cui, scendendo dal passo del Maloja lungo la val Bregaglia, si raggiunge Chiavenna.
e qui invece la discesa verso nord fino a Bivio. La prima e unica volta che sono passato per Bivio è stata l'anno scorso durante un bel week end in bici tra Engadina, Julierpass, Davos e Fluelapass.
Ma veniamo alle immagini.... questo è il paesino di Grevasalvas, lo abbiamo raggiunto in circa 25 minuti di salita, dal lago sono solo 1,2 chilometri. In alto le rocciose bastionate del piz Materdell. Dal paesino ci si dirige verso sud/ovest, in direzione dell'alpeggio di Blaunca
a metà strada tra Grevasalvas e Blaunca iniziamo a risalire i pendii verso nor/ovest, c'è davvero poca neve ormai grazie al caldo dell'ultimo periodo, in molti tratti affiorano erba e sassi.
Da sinistra, Fabio e Francesco con gli sci, poi c'è Bore.... ma che stà facendo? La giornata per ora è fantastica, esageratamente calda!
piccola baita isolata, a destra l'arcigno (da questo versante) piz Lagrev.
Verso sud/ovest il regno del granito. (clicca QUI per la salita al Cengalo)
verso sud, prima o poi saliremo anche il La Margna, in estate però
Ecco lassù a destra la nostra meta, a sinistra invece il piz Lunghin. Nei pressi di quest'ultimo c'è l'omonimo passo, il passo Lunghin (2644m), famoso per essere lo spartiacque principale della catena alpina, lo chiamano anche passo dei Tre Mari. Verso nord-ovest, attraverso il fiume Julia, il fiume Albula, il Reno Posteriore ed il Reno si arriva al Mare del Nord, verso sud-ovest, attraverso il Mera, il Lago di Como, il fiume Adda ed il Po si arriva al Mare Adriatico ed al Mare Mediterraneo, verso est attraverso il fiume Inn ed il Danubio si arriva al Mar Nero.
Io e Bore aspettiamo a mettere le ciaspole, la neve sotto uno strato superficiale piuttosto scivoloso, sostiene bene.
dopo qualche zig zag su dei traversi piuttosto ripidi raggiungiamo il balcone dove è posto il lej Nair (lago nero, 2456m), ancora ghiacciato e coperto di neve. Ora si vede bene la parte finale della salita, su per dossoni fino alla bocchetta e poi sulla dorsale fino in cima.
Alla bocchetta, ormai ci siamo. Stanno arrivando da sud parecchie nuvole, ma si sapeva....
in vetta al Grevasalvas
immancabile foto di vetta con i compagni di salita
verso nord, scenderemo di qui verso il paesino di Bivio. A destra il piz Surgonda, ci siamo stati poco più di un mese fà.
Verso sud/est il gruppo del Bernina, ben visibile la cresta Biancograt ( a sinistra della vetta del Bernina) e il piz Roseg. Più a sinistra e un pò nascosto il piz Morteratsch
Torniamo brevemente alla bocchetta a quota 2840 metri, da li scendiamo per un bel pendio sui 35 gradi in 50 o 60 centimetri di neve che sembra proprio fresca. Fabio e Francesco con gli sci si divertono un mondo, ma con questa neve anche con le ciaspole è un godimento buttarsi giù da certe pendenze!
nella prima parte scendiamo per 3 "canaloni", poi ci portiamo verso una strada nel fondovalle con pendenze più dolci.
il primo pendio
Fabio che nuota nella "polvere"
qualche amico scialpinista che oggi è restato a casa.... soffrirà nel vedere queste immagini....
Bore al termine del secondo pendio. Mentre io e Bore scendiamo alla velocità concessa dalle ciaspole, Fabio e Francesco si portano avanti con gli sci. Appena arrivano a Bivio, uno di loro deve trovare un passaggio per andare a recuperare la nostra macchina a Plaun da Lej, in modo da tornare poi a recuperarci. Bivio dista da Plaun da Lej 24 chilometri e circa 25 minuti, passando per lo Julierpass.
Guardando verso sud, da dove oggi provengono le nubi, si vede il Septimerpass, attraverso cui si scende a Casaccia in val Bregaglia, più a destra il passo Forcellina da cui invece si può raggiungere Juf in val d'Avers.
Da quota 2020, alle nostre spalle la bianca pala del Grevasalvas da cui siamo appena scesi. A sinistra il piz Emmat Dadaint, cima salita nel giugno del 2012.
gruppi di baite lungo la valle
Di nuovo il percorso quando siamo quasi arrivati al termine della valle
Ecco la strada e Bivio, anche questa bella gita è terminata!