aereisentieri |
![]() A distanza di quasi tre mesi torniamo in Liguria, come l'ultima volta con l'idea di percorrere un tratto di Sentiero Liguria. La passeggiata inizia dove è terminata la volta scorsa, a Loano. Nella foto la bella Piazza Italia. |
![]() In questa immagine la tratta percorsa, in rosso il primo giorno e in giallo il secondo. Totale 51 chilometri con un dislivello positivo e negativo di 1650 metri. |
![]() Primo giorno, 26 chilometri, + 870 e - 660 metri. |
![]() Sotto un cielo decisamente più grigio di quello annunciato dalle previsioni, percorriamo i carrugi di Loano in direzione ovest. Cade anche una pioggerellina finissima, resa ancora più fastidiosa dal vento . |
![]() Camminando sul lungo mare, senza interruzione passiamo dai palazzoni di Loano a quelli di Borghetto Santo Spirito. |
![]() una fascia di rocce a picco sul mare divide Borghetto da Ceriale |
![]() Inizia la spiaggia di Ceriale e in lontananza di scorge la sagoma dell'isola Gallinara, di fronte ad Albenga. |
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![]() lungo la spiaggia diverse ruspe intente a vagliare la sabbia con grossi setacci. |
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![]() Tra Ceriale e Albenga c'è una bella fascia di terreno tutta coltivata, un pò a ortaggi ma per lo più a fiori e piante ornamentali. |
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![]() Facciamo un giretto nel centro storico di Albenga, uno dei meglio conservati della Liguria. Nel frattempo ci procuriamo la focaccia per il pranzo. |
![]() Grazie ad una manifestazione in corso, ogni piazza e piazzetta di Albenga è trasformata in un giardino fiorito. |
![]() Lasciamo il paese e inizia a piovere, non forte, ma comunque fastidioso. |
![]() Dopo una mezzora smette di piovere e inizia un lento miglioramento del meteo. |
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![]() Scolliniamo e la vista si apre su Alassio e il Capo Mele. Noi rimaniamo sul crinale dove incontreremo il santuario della Madonna della Guardia |
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![]() Nel bosco incontriamo una specie di trullo nuraghe stranamente intatto. |
![]() Il santuario, proprio in cima al monte tirasso (587m) |
![]() una foto dell'interno |
![]() Scendiamo dal monte Tirasso e incrociamo la strada asfaltata tra Alassio e la val Garlenda, la percorriamo verso destra per circa un chilometro per raggiungere l'agriturismo dove abbiamo pernottato. |
![]() La traccia del secondo giorno, 25 chilometri, +780 metri e - 1000 metri di dislivello. |
![]() Torniamo al colle dove abbiamo abbandonato il sentiero ieri e lo riprendiamo in direzione Colla Micheri |
![]() I ruderi della chiesa di San Bernardo |
![]() Sul poggio Brea, 371 metri. |
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![]() Raggiungiamo Colla Micheri, ci venne ad abitare negli anni 60 il famoso esploratore norvegese Thor Heyerdahl, leggetevi un pò il suo "Curriculum" |
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![]() la chiesetta di San Damiano, appena sopra Andora. |
![]() Sfioriamo la deludente Andora, ci inoltriamo giusto il necessario per trovare un focacciaro, poi riprendiamo il sentiero che scavalca il capo Mimosa verso Cervo. Nella foto un antico ponte sul torrente Merula, tra Andora e Gumbasso. |
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![]() Percorrendo il capo Mimosa si vede buona parte della camminata iniziata ieri mattina |
![]() sulla costa c'è un pochino di sole, ma verso l'interno è tutto coperto |
![]() Verso Cervo. Oltre il capo che fa da sfondo a Diano, c'è Imperia. |
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![]() Entriamo a Cervo dalla porta verso i monti. |
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![]() giriamo un pò nel labirinto del centro storico |
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![]() la grande chiesa di San Giovanni Battista |
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![]() lasciamo anche il pittoresco Cervo e proseguiamo, ora lungo il mare, verso Diano. |
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![]() Alla stazione di Diano Marina termina questa passeggiata ligure, alla prossima. |