Alberto e Massimo si incamminano dal parcheggio. Oggi giretto in val Masino (Valtellina), per evitare di pagare il parcheggio, con la macchina saliamo appena sopra San Martino, fino al parcheggio sterrato che c'è 100 metri prima del campeggio. Li prendiamo la strada sterrata che in piano conduce nella val di Mello. Era da un pò che volevo andare al bivacco Manzi - Pirotta, da quando avevo visto qualche foto dell'ambiente circostante, il solito spettacolo di guglie granitiche della zona Masino-Brergaglia.
Dopo 10 minuti di cammino nel bosco sbuchiamo sulla strada della val di Mello, davanti a noi le possenti bastionate granitiche famose tra gli arrampicato di mezzo mondo, la Yosemite italiana. Noi dobbiamo percorrere tutta la valle, lasciandoci a sinistra la valle del Ferro, la val Qualido e la valle di Zocca, per poi iniziare la risalita della ripida e selvaggia valle del Torrone. Curiosità, sulla vetta del Precipizio degli Asteroidi ogni due anni gli arrampicatori organizzano una grande cena a base di pesce di mare, se riuscite a salirci.... siete invitati.
In questa immagine l'itinerario completo, da San Martino al bivacco, A/R 22 chilometri e 1650 metri di dislivello positivo.
La seconda parte della salita.
lungo la mulattiera che "risale" (è quasi piatta) la val di Mello
Nel luglio del 2009 di è staccata una frana dal Qualido che è scesa fino a ostruire il torrente Mello, da allora si è formato questo grazioso laghetto. Io è la prima volta che lo vedo, evidentemente non torno in valle da prima del 2009.
Questa altra pozza, denominata "bidet della Contessa", me la ricordavo più profonda..... evidentemente le piene hanno modificato il fondale. Effettivamente l'ultima volta che non passato di qui risale al 2008!! Però era stato un bellissimo giro! Clicca QUI
poco prima della località Cascina Piana (1092m). In alto a destra la montagna più alta della zona, il monte Disgrazia
a sinistra il rifugio Mello
e questo invece è il rifugio Rasica (1148m), ancora un quarto d'ora e troveremo a sinistra la svolta per la val Torrone.
Nel fondo valle bisogna stare attenti per non perdere la svolta, non ci sono cartelli ma solo una scritta rossa "val Torrone" su di un sasso a sinistra del sentiero. Seguire il sentierino nel bosco e i bolli biancorossi, ad un certo punto ci sono dei passaggini nel greto di un torrentello, stanno facendo dei lavori di sistemazione del sentiero e hanno anche messo delle catene per aiutarsi nella progressione sulla roccia bagnata. Oltre quel passaggio, si sbuca su un pendio infestato di ortiche, il sentierino è proprio una traccia nell'erba alta, ma comunque non ci si perde. In alto a questo prato si entra nel bosco a destra. Sopra di noi centinaia di metri di granito liscio.
dietro di noi le cime che separano la val di Mello dalla valle di Predarossa.
ad un certo punto si diradano le piante e ci appare questo spettacolo patagonico, la testata della val Torrone al completo, dal picco Luigi Amedeo a sinistra fino alla punta Cameraccio a destra, passando per i pizzi del Torrone.
il picco Luigi Amedeo (2800 metri, omonimo di un altro picco sul monte Bianco), 400 metri di parete di granito tutta lame placche e fessure.
la giornata, partita con cielo azzurro e terso, si stà ingrigendo sempre più.....sia mai che in questo (lungo) periodo si riesce ad avere una giornata (nel week end) tutta bella!!!!
Alcuni dei pizzi Torrone, l'ago si vede benissimo anche dalla parte opposta, dalla valle del Forno, guardate che bel posto cliccando QUI! Cliccano invece QUI potete vedere una panoramica girata salendo nella valle.
il sentiero non è proprio un'autostrada, si tratta di una traccia nell'erba, non sempre ben visibile, bisogna stare bene attenti a seguire i bolli biancorossi (alcuni decisamente scoloriti) che si trovano ogni 20/40 metri. Ad un certo punto, già belli alti, dopo aver superato una serie di risalti, i bolli spariscono del tutto. Poco male, continuate a salire fino a quando non incrociate il sentiero Roma che attraversa alto tutta la testata. Non è sempre un vero e proprio sentiero nemmeno lui, però li i bolli sono parecchi e belli nuovi. Seguire il sentiero Roma verso destra, dopo poco si comincia a vedere il bivacco.
sul sentiero Roma
ultimi metri
panorama dal bivacco
Al bivacco troviamo una coppia salita ieri nel tardo pomeriggio, hanno pernottato qui e ora scendono.
I tre manzi del trio banana al bivacco Manzi - Pirotta (2538m)
all'interno del bivacco, la Madonna ha visto Massimo
che posticino è?! Che tristezza non fermarsi qui.....
Dopo mangiato, mentre le nuvole scendono sempre più, scendiamo anche noi verso la val di Mello.
di nuovo in valle, nei pressi del rifugio Rasega. Mi sa che ora lassù stà già piovendo...
ci beviamo una birra al rifugio Rasega (io e Massimo), mentre riposiamo un pò le ginocchia dalla lunga discesa
la casa sulla roccia
cascina Piana.
Tornando verso la macchina ci fermiamo a fare rigenerante pediluvio nell'acqua gelida, non si resiste per più di venti secondi con i piedi a bagno. Poi un fragoroso tuono ci dice di raccogliere le nostre cose e filare.
Ultima foto, le baite di Cà di Rogni (1019m), poco dopo inizia a piovere e filiamo veloci verso la macchina, tutto sommato ci è andata bene.