Santo Stefano d'Aveto (1000m), provincia di Genova. Nella foto il castello Malaspina-Doria. Siamo venuti da queste parti per fare un giro da due giorni toccando le cime più alte della zona e dormendo in tenda. Purtroppo dovremo rinunciare e fare 2 giri, uno il sabato e uno la domenica.
Ben carichi, partiamo da S. Stefano lungo il sentiero segnato con cerchio giallo vuoto, verso Rocca d'Aveto.
Sopra di noi il monte Roncalla, noi lo lasciamo sulla sinistra e proseguiamo in direzione del rifugio "prato della Cipolla" (1578m)
A circa 1350 metri di quota, con nostra grande sorpresa iniziamo a trovare una spruzzatina di neve fresca.
sempre più neve....
Il rifugio "prato della cipolla" a 1578 metri, sopra il Dente della cipolla
Dal prato della cipolla risaliamo una pista da sci verso la spartiacque tra val d'Aveto e val Nure.
In alto a destra le antenne sulla cima del monte Maggiorasca, la vetta più alta della zona (1804m)
Eli sullo spartiacque in direzione del monte Bue, qui ci sono dai 20 ai 30 centimetri di neve fresca
Cartellini incrostati di neve, nei giorni scorsi non deve esserci stato bel tempo da queste parti.
Arriviamo in vetta al monte Bue (1781m), purtroppo ci sono un paio di costruzioni fatiscenti, resti di impianti sciistici in disuso.
Questi invece sono i nuovi impianti sciistici che salgono dal prato della cipolla (raggiungibile con altri impianti da rocca d'Aveto)
Eli in vetta al monte Bue (1781m), più a sinistra il monte Maggiorasca, ora andiamo li....
Sulla salita verso il Maggiorasca
In vetta al monte Maggiorasca (1804m), si gela (ricordo che siamo sull'appennino ligure)
Il panorama dalla vetta, in basso Santo Stefano d'Aveto, peccato per le nuvole e la foschia.
Ora giù di qui, verso il passo della Lepre.
Di nuovo nella faggeta, sembra febbraio!
In discesa nei pressi del passo della Lepre. In basso in giallo il nostro percorso verso il piano della Rocche (1500m). La freccetta gialla segnala un pezzetto della strada asfaltata che scende dal passo del Tomarlo verso S. S. D'Aveto, la freccina rossa indica il monte Aiona (1701m), quella blu il Penna (1735m)
Il prato giallognolo sulla destra sarebbe un lago, il lago Riane, nella foto non si vede ma l'erba è zuppa di acqua, diciamo che è più una zona paludosa che un lago. In alto le pareti sotto il monte Maggiorasca.
Ci scaldiamo con un the al lago Riane
Chiudiamo l'anello a S. Stefano
La bella chiesa di Santo Stefano
invece di dormire in quota con la tenda, ci siamo spostati dalle parti di Rezzoaglio e abbiamo dormito in auto (senza i sedili posteriori, lasciati a casa, si trasforma in un mini camperino, ci si stà sdraiati!! ) Nella foto la luna piena che ha illuminato la gelida nottata, la mattina c'era il ghiaccio sull'auto!