Prima escursione di questa settimana piemontese tra val Varaita e valle Stura. Nella foto potete vedere la chiesetta di S. Anna (1800 m circa), siamo nella valle di S. Anna di Bellino, ramificazione della val Varaita che parte dopo il paese di Casteldelfino. Sono le 16e30, piuttosto tardi per iniziare a camminare.... ma le giornate sono ancora lunghe e poi dobbiamo fermarci a dormire in quota. Meta di questa due giorni il monte Mongioia (3340m) a cui poi aggiungeremo anche il monte Salza (3326m).
In salita, alla grange Cruset (2020m)
Più o meno a quota 2100 entriamo nella nebbia, peccato.... giù c'era il sole?! Proseguiamo lungo il sentiero sperando che non aumenti ancora....non siamo mai stati in questa zona e non sarebbe il caso di perdersi alle sei del pomeriggio.
Fortunatamente in corrispondenza di un bel pianone a 2400 metri la nebbia si dirada.... davanti a noi il passo di Fiutrusa e leggermente a sinistra il caratteristico monte Salza.
le grane Fons di Rui (2437m)
Terminato il pianone di Rui, il sentiero si impenna ripido a sinistra per guadagnare i quasi 500 metri di dislivello che ci separano dal colle di Mongioia , dove e posto il bivacco in cui pernotteremo. In centro il monte Mongioia (3340m) e sulla destra la vetta del monte Salza (3326m)
Verso est brulle cime illuminate dall'ultimo sole
Il monte Salza (3326m), sembra quasi impossibile da lontano che si possa risalire quel pendio, eppure una ripida serpentina si arrampica tra il fine sfasciume fino alla crocetta sulla vetta.
la bassa valle e la pianura sono coperte di nuvole
Alle 20 in punto raggiungiamo il passo di Mongioia (3075m), confine con la francese vallèe de l'Ubaye. Pochi metri sopra il passo, il lago Mongioia e il bivacco Boerio.
L'ottagonale bivacco Boerio (3089m), dietro più in basso il lago Mongioia e sopra il monte Mongioia (3340m)
Dopo cena esco a fare qualche foto, ben coperto perchè nonostante sia agosto... fa abbastanza freddino a 3000 metri.
Nel bivacco non siamo soli, ci sono una famigliola con 2 bambini e due ragazzi francesi che percorrono un trekking di più giorni. Chiacchierando prima di dormire il capofamiglia ci racconta che qualche settimana fa, in una valletta molto selvaggia non distante da qui, un branco di lupi ha ucciso circa 60 pecore (9 sbranate e le restanti cadute da un precipizio). Con qualche appresione esco a fare una foto notturna...
Giorno 2, non è cambiato nulla, in basso la nebbia e sopra sereno. In lontananza le alpi Marittime (noi siamo nelle Cozie)
Paesaggio spettacolare, sembrano quasi montagne del nord africa o del medio oriente.
Eccoci pronti per l'ascesa, ormai decisamente breve, al Mongioia.
Come si può ben vedere in foto, dal bivacco (a sinistra) si torna verso il passo da cui si percorre la cresta sud seguendo una serie di ometti. A metà salita ci sono 2 alternative, si può stare sul versante italiano e fare qualche passaggio su roccette leggermente esposte oppure spostarsi sul quello francese, un semplice pendio di sassi e sfasciumi. Noi percorriamo l'italiano in salita e il francese in discesa. In lontananza sulla destra si scorge il brec de Chambeyron (3389m), bellissima cima al confine tra la francia e la val Maira, qualche anno fa ne abbiamo fatto il
periplo in due giorni.
Eli in un traversino poco sotto la vetta.
La cima del Mongioia (3340m)
40 minuti per raggiungere la cima dal bivacco, senza correre...
Verso la pianura piemontese
Sulla sinistra il
Monviso
e in centro il monte Salza che saliremo tra poco...
Torniamo al bivacco, scendendo sul versante francese.
Eli sale verso il monte Salza, dietro di lei il bivacco Boeri nel cerchiolino e in alto il Mongioia.
Sotto il ripido pendio del monte Salza (3326m), si segue una traccia tra gli sfasciumi piuttosto fini, molto sdrucciolevoli.
Dalla vetta del Salza verso nord, il Monviso con la testa tra le nuvole e in basso si intravede il lago di Castello nei pressi del paese di Pontechianale, lungo la strada che sale al colle dell'Agnello.
Sulla vetta del Salza (3326m), a sinistra il Mongioia (3340m)
In basso il pendio del Salza appena percorso, davanti il Mongioia con la salita sul versante Italiano. Sulla destra una persona che sale proveniente dal passo di Salza.
La Roc de la Niera (3177m)
Il Pan di Zucchero (3208m), vicinissimo al colle dell'Agnello (2748m) ... ci saliremo dopodomani.
L'interno del bivacco Boeri, 10 posti letto e un bel tavolone.
Si torna a valle, verso S. Anna di Bellino.
Nei pressi delle grange Cuset, sotto la strapiombante e gialla rocca Senghi, prendiamo un temporale passeggero....ma ormai siamo alla macchina.