Dopo aver traversato tutto il pian Serrada (quel grande pendio tutto bianco che si vede anche da lontano) la salita svolta decisamente in un canalone che sbucherà proprio sotto il rifugio Azzoni. Le tracce di chi ci ha preceduto sono molto leggere a causa della neve piuttosto dura, i ramponi sono indispensabili e una picozza sarebbe molto gradita. Le altre volte che ho salito il Resegone in inverno l'ho sempre trovato più semplice.
|
Eli che sbuca da un canaletto ripido dove ci si attacca anche alle rocce.
|
|
|
Compare il rifugio, ormai ci manca qualche traverso semplice e poi sio mangia qualche cosa.
|
|
Il rifugio Azzoni, pochi metri sotto la vertta del Resegone.
|
Il cambio di temperatura fa appannare le lenti della mia macchina fotografica...
|
Il rifugio e la croce di vetta, pochi metri più in alto. Viste le condizioni della via di salita decidiamo di scendere dal più facile versante di Morterone, confidando nella buona sorte per trovare un passaggio fino alla macchina.
|
|
Verso Morterone c'è un'autostrada più che una traccia, a tratti sembra una pista da bob. Nella foto la crestona detta "Costa del Pallio"
|
Da metà discesa siamo immersi in una bella faggeta. Al termine del sentiero vediamo sopraggiungere 2 escursioniste che si dirigono alla loro auto, con facce supplicanti chiediamo loro un passaggio fino alla svolta per Versasio. Patrizia e Luciana invece ci porteranno fino alla macchina, approfitto per ringraziarle ancora della loro gentilezza, chissà che un giorno ricambieremo.
|