Mezzolpiano (316m), frazione alta di Novate Mezzola. Parcheggiamo e imbocchiamo la mulattiera che sale in val Codera. Subito una sorpresa: un manifesto affisso su un cartello avvisa che il sentiero è chiuso a causa di una frana. Si indica un'altra mulattiera di salita che però sale verso S. Giorgio
Dopo qualche tornante della mulattiera le piante si diradano e possiamo ammirare il panorama verso sud, in basso il paese di Novate Mezzola ,in mezzo l'omonimo lago e in alto a sinistra il monte Legnone.
A sinistra il monte Berlinghera (1930m) e a destra il Sasso Canale (2411m).
Verso nord la piana di Chiavenna. In alto a destra 2 cime : il pizzo della Forcola (2620m) e il Pizzaccio (2588m), in mezzo la valle della Forcola che porta all'omonimo passo (2227m)
La mulattiera, in parte scavata nel fianco roccioso della montagna
poco prima di arrivare a San Giorgio si apre la vista verso la val Codera e le sue cime innevate di recente
La prima parte della lunga val Codera, in basso si notano le baite di Avedèe ((790m) e Codera ((825m), in alto il monte Sas Becchè (2728m) e il monte Grut (2936m).... ma non sono sicurissimo.
Arriviamo al caratteristico paesino di San Giorgio (748m)
la chiesetta di San Giorgio e sopra quello che potrebbe essere il Manduino (2888m)
Oltre san Giorgio il sentiero scende in una fredda e accidentata valletta, poi risale verso l'alpe Cola. Ad un certo punto ci immettiamo sul Trecciolino e proseguiamo verso Codera.
Parte del bel paesello di Codera. Ora però per arrivarci dobbiamo scendere nella profonda valle, traversare un antico ponte e risalire dalla parte opposta.
Antichissimo ponte che scavalca il Codera.
Codera (825m)
A Codera non ci fermiamo nemmeno, anche se sarebbe ora di pranzo. Il giro imprevisto per S. Giorgio ci ha rovinato i piani, ormai non arriviamo più al rifugio Brasca, in fondo alla val Codera, ci accontentiamo di arrivare all'alpe Saline dove ci fermeremo a mangiare.
Alcune baite dell'alpe Salina (1045m)
Il solito autoscatto di "vetta", all'alpe Salina.
Foto verso il fondo della Val Codera, tutto in ombra e con più neve. Incontriamo dei ragazzi che sono arrivati al rifugio Bresciadega e poi tornati indietro per la troppa neve, anche perchè non avevano le ciaspole.
Torniamo a Codera, che è proprio un bel posticino....
La chiesa di Codera.
Lungo il sentiero tra Codera e Avedée.
Parte del tratto di sentiero franato, lo hanno già rifatto...e meglio di prima della frana.
tramonto sul lago di Mezzola (in primo piano) e sul lago di Como (in fondo)