Oggi inizia un bel ponte di 4 giorni, dovevamo passarli pedalando in Toscana, invece da domani pioverà fino e oltre domenica. Che peccato. Visto che in quota c'è ancora parecchia neve, resa molto molto molle dal caldo, decidiamo di farci una bella camminata a bassa quota. Torniamo sui monti lariani, lasciamo la macchina a Ossuccio, circa 100 metri più in alto della riva del lago, dove inizia la via crucis che sale al santuario della Madonna del Soccorso.
ed ecco qui il giretto, partenza da Ossuccio, salita all'abbazia di San Benedetto, poi al rif.Boffalora. Dal rifugio prendiamo la larga cresta per il monte di Lenno e la percorriamo anche oltre passando per il monte Calbiga e per quello di Tremezzo, infine giù verso Narro e poi di nuovo Ossuccio. Sviluppo 19 chilometri, dislivello positivo 1730 metri.
Salendo una ripida mulattiera parallela (ma più corta) alla via crucis raggiungiamo il santuario della Madonna del Soccorso.
10 minuti sopra il santuario c'è un bivio, o si segue la strada in cemento a sinistra che passando da diversi alpeggi raggiunge il rifugio Boffalora, oppure (come abbiamo fatto noi) si prosegue dritti verso il centro della val Perlana, su un sentiero nel bosco che conduce all'abbazia di San Benedetto.
in uno dei vari guadi, incontriamo un paio di Salamandre
ad un certo punto si scorge una radura e compare l'abbazia di San Benedetto. Un cartello informativo in loco spiega: "documentata a partire dal 1083 e probabilmente fondata pochi anni prima, venne abbandonata dai monaci nel 1298 e definitivamente soppressa nel 1785. La chiesa presenta le forme consuete del romanico comasco, in una variante rustica di particolare imponenza; l'attiguo convento, trasformato in casa colonica, conserva ampi resti delle costruzioni medioevali. Dal 1990, il complesso degli edifici già contestuali è stato sottoposto a restauro, con l'intento di restituirgli funzionalità"
dopo una breve pausa all'abbazia riprendiamo la salita verso il rifugio Boffalora.
A circa 1100 usciamo dal bosco
Non ci fermiamo nemmeno al rifugio, proseguiamo verso il monte di Lenno
verso la val d'Intelvi, all'orizzonte si vedono bene il Rosa con a destra i 4000 vallesani
incrociamo la strada asfaltata che arriva qui da Pigra e prosegue fino al rifugio Venini
arriviamo in cima al monte di Lenno (1589m)
dal monte di Lenno verso nord. Ben visibile la strada asfaltata che arriva fino al Venini. Nella prossima foto un primo piano del Venini con il 400mm
Così sembrano vicini è?! Per foto e racconto della salite cliccate qui: Disgrazia Legnone
scendiamo 100 metri e risaliamo per 200 fino alla vetta del Calbiga (1699m)
l'ampia vetta del Calbiga, con tanto di altare e leggio per eventuali messe. Cliccando QUI potrete visualizzare un video con il panorama dalle 3 montagnette che abbiamo percorso
verso nord dal monte Calbiga, se volete vedere le foto delle cime sopra elencate, cercate su questo sito tra le escursioni nel lario occidentale.
scendiamo 120 metri che poi risaliremo verso il Tremezzo
sulla cresta che porta al monte di Tremezzo si trovano diverse di queste postazioni militari che fanno parte della famosa "linea Cadorna"
ultimi metri verso il Tremezzo
da qui si vede bene la lunga cavalcata odierna dal Boffalora al mote Tremezzo
in primo piano l'alpe di Tremezzo, o meglio, quello che ne rimane. Cliccando QUI foto e racconto della salita al Cengalo
e ora giù per questi ripidi prati fino a Narro dove si trova la strada che scende a Ossuccio
ultimo scatto, l'isola Comacina con la sua chiesetta bianca, in basso a destra il santuario della Madonna del Soccorso