Partenza: Coggia (800 circa), frazione di Varzo (VCO)
Arrivo: rifugio Pietro Crosta, Cai Gallarate, 1750 m.
Difficoltà: E
Secondo giorno in val Divedro, oggi saliamo ad un rifugio, in quota c'è ancora tanta neve e non si può fare un granchè. Nella foto la vista dal parcheggino di Coggia dove abbiamo dormito nel furgoncino, sono le montagne che ci sono a est di Domodossola.
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Qualche foto del caratteristico paesino di Coggia.
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Si parte, seguiamo il "sentiero dei Cervi", speriamo di vederli!
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Appena sopra le case la vista si apre sui 4000 del Vallese.
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Lungo la mulattiera verso l'alpe Balmetta
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Alcune baite dell'alpe Balmetta
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Un'altro alpe di cui non so il nome. Seguiamo l'indicazione per l'alpe Solcio, dove è posto il rifugio Crosta.
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Finalmentte sbuchiamo all'alpe Solcio, (1700 circa). Si può vedere il torrione del pizzo Boni (2590m), subito a sinistra della bocchetta innevata. Dobbiamo salire ancora un pochino per arrivare al rifugio.
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Siamo arrivati. Il rifugio è chiuso, poco male.
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Baite nei pressi del rifugio dove è il locale invernale "distaccato"
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Ci godiamo il sole in un punto riparato, c'è un pò di aria fredda!
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Il corno Cistella, (2688m) il monte Cistella (2880m) invece rimane più a sinistra ma non si vede.
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Mangiamo e poi torniamo a valle.
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Lagginhorn (m.4010) e Fletschhorn (m.3993) dall'alpe Solcio.
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Una bellissima baita tutta bianca. A destra si vede anche il torrente Divedro che scende verso la valle d'Ossola.
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Più a valle, nella faggeta con le foglie nuove nuove.
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Ancora un pò di tintarella
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Un paio di scatti al centro storico di Varzo.
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