Bore ed Eli con sullo sfondo la chiesa di Perino (200m circa), siamo in partenza per un bel giro in bici di due giorni da questo sconosciuto paesino della val Trebbia, poco più di 30 chilometri a sud di Piacenza. Questa sera dormiremo nel piccolo rifugio non gestito di Barbagelata (1100m), posto lungo l'alta via dei monti liguri. Da Perino iniziamo subito a risalire il Trebbia, prima tappa Bobbio.
Le colline del piacentino e lassù la Pietra Parcellara (836m), un'isoletta di roccia in mezzo alle dolci curve verdi e marroni.
Sul ponte Gobbo di Bobbio.
Mercato nella piazza del duomo di Bobbio
Il panorama lungo la strada tra Bobbio e Marsaglia, in basso il sinuoso fiume Trebbia.
Raggiungiamo Marsaglia (320m) e compriamo quel che ci serve per il pranzo, poi ripartiamo sempre seguendo il Trebbia fino a Ponte Organasco (450m circa) dove svoltiamo verso Cerignale.
Carisasca
In basso il paese di Cerignale (725m), in alto il radar in cima al monte Lesima (1724m). Stiamo percorrendo una strada panoramica che da Cerignale sale a Cariseto, passa da Vicosoprano e scende sul fiume Aveto pochi chilometri prima di Rezzoagllio.
Sosta pranzo a Cariseto (1000m circa)
Cariseto e le rovine del suo castello
Vicosoprano
Il panorama scendendo verso Rezzoaglio, in alto il monte Penna e il monte Aiona
Il fiume Aveto, la portata in questo periodo è piuttosto scarsa.
Rezzoaglio, Cabanne, passo della Scoglina. Da qui in meno di 30 chilometri di discesa potremmo essere a Chiavari, invece saliamo 3 chilometri e circa 200 metri di dislivello per raggiungere Barbagelata, il "paesino" più alto lungo l'alta via dei monti liguri. Pernotteremo nel posto tappa dell'alta via, un piccolo ma confortevole rifugetto di cui bisogna chiedere le chiavi ad un responsabile.
La vista verso il mare, si intravede un pochino il golfo di Sestri Levante.
Dopo quasi 94 chilometri e più di 1500 metri di dislivello in salita arriviamo a Barbagelata.
Il nostro rifugio per questa notte.
Si mangia!!
Panorama la mattina del secondio giorno verso ovest, la freccina indica il monte Antola
in lontananza si vede il mare, a sinistra la punta Manara e a destra quella di Sestri Levante.
Da Barbagelata torniamo indietro per lo stesso percorso di ieri, fino a Rezzoaglio , ripassando da questo paesello dal nome particolare.
Raggiunto Rezzoaglio, invece di continuare lungo l'Aveto svoltiamo a destra e iniziamo la lunga salita verso il passo del Chiodo (1452m), circa 900 metri di dislivello, però è una gran bella strada.
Passiamo Cerisola, Villanoce, Montegrosso, poi non c'è più nulla, solo faggeta e più su anche conifere. Attraversiamo la foresta del monte Penna.
Alle 13e45 circa arriviamo al passo, finalmente ci fermiamo a mangiare!!
Dal passo del Chiodo rimaniamo in quota fino al passo del Tomarlo (1494m) passando anche da quello del Romezzano. Siamo sul crinale tra la valle dell'Aveto (provincia di Piacenza) e quella del Ceno (provincia di Parma)
Panorama lungo la strada tra il passo del Chiodo e quello del Tomarlo. Le freccine indicano: a sinistra il monte Maggiorasca (1804m), il più alto della zona, in centro il passo del Tomarlo, durante un altro bel giro ci avevamo dormito, a destra il monte Tomarlo (1602m)
E finalmente siamo al Tomarlo. Adesso una bella discesa, prima di 480 metri fino a Santo Stefano d'Aveto, poi altri 200 circa per scendere in riva al fiume Aveto.
Santo Stefano d'Aveto (1017m) dall'alto.
Purtroppo il cielo di è coperto e c'è poca luce, peccato perchè la strada che corre alta parallela al fiume Aveto offre scorci davvero belli, potete vederne qualcuno QUI
Giro terminato, siamo di nuovo a Perino. Anche questo secondo giorno è stato piuttosto duro, meno salita, "solo" 1000 metri, però ci siamo fatti 108 chilometri. Queste zone, che ormai conosciamo abbastanza bene, sono davvero meravigliose, ogni volta che ci veniamo mi vengono in mente nuovi itinerari che potremmo percorrere. Appennino, alla prossima.