Bagni di Masino - rifugio Gianetti - pizzo Cengalo (3370m) 30 Giugno e 1 Luglio 2012
aereisentieri
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Sabato pomeriggio ore 15e30, io e Francesco parcheggiamo la macchina in località Bagni di Masino (1170m), siamo in partenza per una nuova escursione che domani ci porterà in vetta al pizzo Cengalo (3370m). La nostra destinazione di oggi è il rifugio Gianetti (2534m). Per me è un ritorno al Cengalo, l'ho già salito nel lontano 2006 con Riccardo, eccovi il
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Fa un caldo tremendo qui a Corte Vecchia (1405m), non vediamo l'ora di prendere un pò quota e godere della brezzolina fresca che scende dalle cime
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Ore 17e10, sbuchiamo nel pianone della val Porcellizzo (1900m circa), uno dei posti più belli che io conosca. Davanti a noi due cime mitiche, il Badile (3308m) e la nostra meta di domani, il Cengalo (3370m)
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Finalmente, alle 18e30 siamo alla Gianetti (2534m)
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Per risparmiare qualche euro (almeno una trentina a testa a dir la verità) non faremo la mezza pensione, ma pagheremo solo per il pernottamento. Chiediamo di poter dormire nel locale invernale, proprio dietro al rifugio, così possiamo cucinare comodamente senza stare all'aperto.
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Che lusso è?!! Ma a noi per questa breve notte basta e avanza!
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Qualche scatto ai giganti di granito che ci stanno sopra: il Badile (3308m), cima leggendaria per gli arrampicatori, soprattutto nel suo versante nord - nord/est, quello che vedremo domani salendo sul Cengalo
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A destra del Badile, il Cengalo (3370m), noi percorreremo la piuttosto semplice via normale (linea rossa) ma quasi tutti quelli che salgono qui puntano alle famose via di arrampicata, tra cui lo spigolo Vinci (linea gialla)
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Alle 5 e 20 di domenica ci mettiamo in marcia, per 10 minuti lungo il sentierino che conduce al rifugio Allievi, poi si seguono alcuni ometti tra pietraie e nevai, dobbiamo puntare ad un canale roccioso alla base della sella tra Badile e Cengalo.
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per fortuna la neve tiene ancora abbastanza bene
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Alla base del canale. A dir la verità in salita abbiamo sbagliato il canale, siamo stati in uno leggermente più a destra di quello giusto, abbiamo dovuto arrampicare un pò di più ma ne siamo comunque usciti senza troppi problemi. Quello "ufficiale" è tutto a sinistra, parte con delle placche un pò lisce ma c'è anche una corda fissa con cui aiutarsi (non è che dia tantissima sicurezza, meglio non appendersi troppo)
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Ecco la bocchetta tra Badile e Cengalo, noi saliamo su per un pendio di sfasciumi rossastri mentre verso il Badile potete ammirare un pezzetto della colossale parete nord/est, contro il cielo lo spigolo nord.
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Nel 24 mm da qui non ci può stare tutta la parete. In giallo lo spigolo nord, sulla sua sinistra la nord/est, percorsa da difficili e storiche vie di roccia
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Durante la salita non ho quasi fatto foto, la macchina era al sicuro nello zaino. In questa immagine il sottoscritto in uno scatto di Francesco. La via di salita è tutto un susseguirsi di tratti da camminare e roccette più o meno semplici e più o meno esposte. La parte più problematica arriva poco dopo la bocchetta, si attraversano dei canali ripidi che precipitano giù verso la val Bondasca, ci sono delle catene ma durante la nostra salita erano in parte ancora seppellite da neve e ghiaccio. Noi ci siamo legati e ci siamo fatti sicura durante il passaggio. Quando non c'è più neve probabilmente la corda non è indispensabile.
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Terminate le roccette, gli ultimi 10 minuti siamo saliti su neve, non molle ma nemmeno durissima, niente ramponi ma la picozza in mano.
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Alle nostre spalle il Badile, si intravede anche il piccolo bivacco Redaelli, giallo proprio sulla cima
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Io e Francesco in vetta al Cengalo (3370m), dimenticavo...guardatevi il
sito di Francesco
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Qualche scatto intorno a noi: verso i pizzi del Ferro, lo scivolo di neve scende verso la svizzera valle dell'Albigna
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Verso nord un baratro spaventoso fino ai ghiaioni della val Bondasca, nel cerchiolino rosso la capanna Sciora 1200 metri sotto di noi.
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verso sud l'aereo spigolo Vinci, per ora non si vede nessuno ma ci sono diverse cordate impegnate nella sua salita.
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Verso est, le cime e i ghiacciai che scendono verso la valle del Forno in Svizzera, a destra la cima di Castello (3392m), è già in lista....
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Una panoramica con foschia verso sud: all'orizzonte le Orobie, la prima freccina inidica il
Legnone, la seconda il Ligoncio (credo...) ,
la terza il monte Berlinghera, nel cerchiolino il rifugio Gianetti da cui siamo partiti qualche ora fa.
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Primo piano alla vetta del Badile (3308m), ora si vede bene il bivacco Redaelli
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un arrampicatore impegnato sullo spigolo nord del Badile
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Uno spuntino e ci prepariamo per la discesa
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Foto ricordo dal piazzale della Gianetti, noi e il Cengalo. Ora ci aspetta la lunga e calda discesa fino ai Bagni di Masino, poi la coda in auto. Non possiamo restare qui?