Santa Caterina Valfurva - rifugio Pizzini (SO) 18 Febbraio 2022
1 Venerdì 18 febbraio, primo di tre giorni a Santa Caterina Valfurva, faccio un giro da solo fino a metà pomeriggio, poi uscirà Eli a fare una passeggiata. Mi incammino verso le 8 in direzione dei Forni, neve poca e niente, ma le ciaspole sono attaccate allo zaino.... e fortunatamente visto che poi da li le userò. Meta del giorno il rifugio Pizzini, in val Cedec, tra il monti Cevedale e Gran Zebrù.
2 In giallo l'itinerario, uguale per andata e ritorno. Lunghezza A/R 21,4 chilometri, dislivello positivo 1000 metri. Sono già salito un'altra volta verso i Forni nel periodo invernale, nel gennaio del 2013 insieme a Eli eravamo andati al rifugio Branca, clicca QUI Diverse altre volte ci sono salito in auto nel periodo primavera / estate.... ma di quelle metterò i link più avanti....
3 mi incammino lungo la strada, neve pochissima ma in compenso tanto ghiaccio e bisogna stare attenti a non volare.... Sopra Santa Caterina le piste che scendono dal monte Sobretta (3296m) , tutto a destra invece la Cima Bianca (3020m), da cui partono le piste di Bormio
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5 uno sguardo alle spalle, verso le montagne già al sole....
6 alla mia destra salendo, in alto una piccola vedretta che scende nel versante nord del pizzo Tresero
7 lungo la strada verso i Forni il rifugio Stella Alpina, aperto (al contrario di tutti quelli più in alto)
8 alle 9e30 circa sono al rifugio "ghiacciaio dei Forni"; a 2170 metri. Qui sotto c'è un ampio parcheggio, da un pò di tempo a pagamento, da cui si parte per numerose escursioni ed ascensioni a tante pregevoli vette.
9 Passo il rifugio e proseguo, ora la neve c'è.... non granchè ma abbastanza da mettere le ciaspole per camminare meglio. Il sentiero prende quota con un paio di tornanti e poi inizia a infilarsi nella val Cedec verso il rifugio Pizzini
10 Verso sud si apre un impressionante circo di vette quasi tutte oltre i 3500 metri da cui scende il famoso ghiacciaio dei Forni, era il più grande ghiacciaio di tipo vallivo italiano, ma il riscaldamento globale lo sta massacrando.... molto interessante la pagina wikipedia che ne parla, clicca QUI Qualche cima l'abbiamo salita....
11 la brulla val Cedec, nel cerchiolino il rifugio Pizzini, ci sono quasi...... qui dovrei mettere la faccina tutta sudata e affaticata A sinistra svetta il Gran Zebrù.... mi manca (insieme ad altre 3582959 cime)
12 non ci sono tracce di passaggio, l'unica che si intravede ogni tanto è precedente all'ultima nevicata ed è di una motoslitta, perciò mi tocca batterla tutta da solo. Non è tantissima ma la consistenza piuttosto pesante rende il lavoro piuttosto faticoso.... In fondo alla valle a sinistra si sale al passo Zebrù (3000m), ci siamo stati nel 2013 il giorno prima della salita al Palon de la Mare, clicca QUI attraverso cui si può scendere nella bellissima val Zebrù e andare per esempio al rifugio Quinto Alpini, clicca QUI
13 purtroppo il cielo sopra di me si copre sempre più ..... ma arrivo a mezzogiorno in punto al rifugio
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15 la vallata percorsa
16 autoscatto al rifugio Pizzini (2700m). Nonostante negli anni ho salito ben tre volte il monte Cevedale, non ho mai dormito qui, per due volte abbiamo preferito dormire al rifugio Casati che è più in alto, a 3250 metri, mentre una volta siamo saliti direttamente in giornata dai Forni al Cevedale. Mi sembra ieri.... ma l'ultima volta al Cevedale risale al 2009!! Come passa il tempo.... clicca QUI
17 la vedretta di Cedec, che precipita dal versante ovest del Cevedale
18 particolare
19 il vecchio rifugio Alessandro Guasti, a 20 o 30 metri c'è l'enorme rifugio Casati da 180 posti ma da rimane nascosto dalla cresta. Ormai è vecchio anche il Casati però.... notizia di quest'anno è che verrà abbattuto perchè ci sono stati diversi cedimenti che ne minano la stabilità. Il primo edificio più vecchio era costruito su roccia, ma poi è stato ampliato andando a costruire sul permafrost e ora.... A quanto pare verrà demolito e ricostruito con moderne tecnologie spendendo oltre 3 milioni di euro.... (foto scattata con 400mm, il rifugio non è proprio a due passi...)
20 scatto qualche foto con il tele verso sud in direzione delle vette sopra il ghiacciaio dei Forni. Qui compaiono a sinistra il monte Giumella (3593m) e a destra il San Matteo (3678m) , quest'ultimo salito ma dal versante del Gavia, bellimo! Clicca QUI
21 qui invece Pedranzini e Tresero, il secondo salito con le ciaspole nell'aprile del 2014, clicca QUI
22 il Gran Zebrù, o Konigspitze per i crucchi. In basso il famoso collo di bottiglia, credo il tratto più delicato della via normale.
23 Lascio il rifugio per tornare verso Santa Caterina e 150 metri sotto cosa ti vedo sgambettare tra i sassi?
24 due belle pernici bianche.....
25 sempre così.... mentre te ne vai torna il sole....
26 poi un pò più giù.....
27 un branchetto di Camosci....
28 e questa è una delle più belle salite che ho fatto in questa zona, il Palon de la Mare, in rosso più o meno l'itinerario che si vede, per tutto il giro cliccate QUI
29 di nuovo all'albergo dei Forni, non mi resta che ripercorrere i 5 chilometri di strada asfaltata che scende a Santa Caterina