Davanti alla Pieve di S. Maria Assunta, sosta obbligata per i pellegrini che nel Medioevo iniziavano la salita verso Monte Bardone, (lungo la via Francigena) scattiamo la prima foto di questo giretto appenninico. Oggi siamo in quattro, io, Eli, Bore e per la prima volta con noi in bici (ma grande cicloviaggiatore), Fabio. Dimenticavo... siamo a Fornovo val di Taro (146m), a circa 25 chilometri da Parma ed alla confluenza tra Taro e Ceno.
in questa immagine dal satellite potete farvi un'idea del giro, in rosso il primo giorno (Fornovo - Borgo - passo Bratello - Grondola), 84 chilometri e 2100 metri di salita, in blu il secondo (Grondola - Pontremoli - passi Cirone - Langhirano - Felino - Fornovo) 104 chilometri e 1680 metri di salita.
In violetto il percorso
Lasciato Fornovo, per prima cosa scavalchiamo il Taro (nella foto), poi iniziamo a risalire il torrente Ceno fino a Varano De Melegari (famoso per l'autodromo) dove lasciamo il fondovalle e cominciamo a salire sul monti. La via più semplice, diretta e meno faticosa per andare da Fornovo a Borgo val di Taro sarebbe seguire il fondovalle, lungo il Taro, ma è anche la più trafficata e noiosa, noi percorriamo il crinale a lato della valle, passando per Fòsio, Boio, Prelerna, Pieve di Gusaliggio.... paesini fuori dal mondo. La strada è così poco trafficata che pare di stare su una pista ciclabile!
Alle nostre spalle il fondovalle con il greto del torrente Ceno, nel cerchio il castello di Varano.
Il gruppetto (senza di me) che arranca su per la salita
ma dopo la salita....c'è sempre una discesa!
boschi in ogni direzione, a perdita d'occhio
la strada è un continuo sali scendi, un pò sul crinale, un pò sul fianco della montagna, sempre ad una quota tra 550 e 800 metri.
Pausa pranzo a Pieve di Gusaliggio
Dopo Tiedoli inizia un bel discesone che ci riporta a quota 353 metri lungo il Taro, 11 chilometri prima di Borgo val di Taro.
Raggiungiamo Borgo V.T. e ne visitiamo il centro storico, dobbiamo fare qualche spesa per la cena ma sono solo le 15e10 e i negozi sono chiusi....
approfittiamo dell'attesa per rinfrescarci un pò...
poi facciamo la spesa.... e il pieno. Ogniuno ha i suoi gusti in fatto di bevande da mettere nella borraccia. Scherzo.... è la benzina per il fornelletto da campeggio.
Purtroppo mentre lasciamo Borgo V.T. il sole ci abbandona, si alza un pò di vento e minaccia di mettersi a piovere..... ma in realta farà solo un paio di goccie. Da Borgo saliamo per 12 chilometri e circa 600 metri di dislivello, fino al passo Bratello (953m)
Siamo in Toscana!! Ora si scende, ma non fino a Pontremoli, ci fermiamo prima... a Grondola, li c'è il nostro campeggio.
finalmente si mangia!! La signora che gestisce questo agriturismo/campeggio ci da la possibilità di dormire dentro un grande locale con tavoli e cucina , tanto siamo gli unici avventori, noi ne approfittiamo ed evitiamo di montare la tenda.
la bella struttura dove abbiamo dormito e cucinato per la modica cifra di 10 euro a testa
10 chilometri di discesa e alle 8e40 arriviamo in una Pontremoli ancora deserta. Il fiume che la attraversa è il Magra
tra i vicoli lastricati, ancora deserti
piazza della Repubblica, quello a destra non è il campanile, ma una torre civica.
in un'altra piazza, davanti al tribunale, stanno allestendo un mercatino
a sinistra il ponte di San Francesco di Sopra, in alto nel centro il castello
Alle 9e20, dopo aver acquistato pane e companatico per il pranzo, ripartiamo. Si inizia subito a salire, direzione passo Cirone (1255m), ben 1000 metri di salita tutti insieme.
Pracchiola, 650 metri.
in basso i tetti di Pracchiola, in lontananza della nebbia sopra Pontremoli
Ore 12, Eli arriva al passo Cirone (1255m), a sinistra la chiesetta della madonna dell'Orsaro
vista la fame e l'ora, ci fermiamo a mangiare davanti alla chiesetta, posta in posizione molto molto panoramica
Il crinale in direzione sud sale al monte Orsaro (1830m - in fondo a destra la cima), siamo nel parco nazionale dell'Appennino Tosco - Emiliano
foto di rito, al passo Cirone
e poi giù in picchiata verso la valle del torrente Parma
il Parma nei pressi di Corniglio (650m)
percorriamo tutta la valle del Parma, passando per Langhirano e poi per il castello di Torrechiara, ormai in pianura. L'idea iniziale non era di fare questa strada, ma di salire al passo di sillara tra Corniglio e Berceto, per poi scendere verso Calestano e Fornovo. Purtroppo però la strada che serviva a noi era chiusa per una grossa frana, la deviazione per salire comunque al passo ci sarebbe costata ulteriore dislivello in più e molto molto tempo in più. Alla fine optiamo per la strada più piatta e, oltre Langhirano, più noiosa e trafficata.
Siamo davvero in pianura, qui si produce il parmigiano-reggiano, ma che caldo!
Dopo il castello di Torrechiara arriviamo a Pilastro, svoltiamo a sinistra per Felino (famosa per l'omonimo salame.... ora capite?! Credevate davvero che era salame che so.... di gatto??), Sala Baganza e poi attraversiamo il parco regionale dei boschi di Carrega, siamo riusciti a trovare qualche ripida salita anche qui.
Ok, ora siamo di nuovo nella valle del Taro, scendiamo da Talignano a Gaiano e poi altri 8 chilometri fino a Fornovo
l'ultima foto è uguale alla prima, ma con la luce del tardo pomeriggio. Anche questo bel giro appenninico è terminato, dovremo comunque tornare in zona e puntare verso Berceto, Calestano .... e magari ripassare dalla Cisa, percorsa anni fa andando a Roma in bici lungo la via Francigena.QUI le foto di quel viaggio.