Ore 9:00, scatto questa foto appena prima di iniziare a camminare, davanti a noi le montagne sul lato occidentale della piana di Samolaco, a sinistra si intuisce il profondo solco della val Bodengo e in alto a destra c'è il pizzo Forcola (2620m) già spolverato di neve. Il gruppetto di oggi è composto da me, Eli, Bore, Alberto e Massimo, la nostra destinazione è il piccolo rifugio "il Biondo" (1322m circa), il punto di partenza si trova appena sopra il paese di Prata Camportaccio (400m circa), dove il ponte scavalca il torrente Schiesone. Il rifugio è di proprietà del CAI di Barzanò, non è gestito e per utilizzarlo bisogna procurarsi le chiavi a Prata, noi le abbiamo prese perchè oggi danno pioggia, così abbiamo un punto per ripararci. Per info sul rifugio cliccate QUI
La mulattiera sale nel castagneto
sottobosco autunnale
Attraversiamo un primo nucleo di casette posto su un bel terrazzo in piano tra radure e castagneti
La mulattiera ricomincia a salire tra muretti a secco
Primo edificio di Pratella (1000m) la chiesetta.
Uno scorcio dell'alpe Pratella. Si può arrivare fin qui in macchina anche acquistando un permesso giornaliero.
A Pratella seguiamo le indicazioni per il rifugio. Entriamo in una bella pineta chiamata "bosco Gualdo", il sentiero per un bel pezzo rimane praticamente in piano, poi ad un bivio inizia a salire più ripido.
Panorama verso ovest, nord/ovest: in alto a sinistra il passo della Forcola (2227m), poco a destra il Pizzaccio (2588m), in mezzo alla foto si vede a malapena la diga del lago Truzzo (2080 m circa) con dietro la zona del pizzo Quadro (3013m) innevata. In basso dietro le chiome scure la cittadina di Chiavenna e sopra due freccie che indicano le due vallate che si dipartono da quel punto, verso l'alto la valle Spluga e verso il basso la val Bregaglia.
autunno
Ecco il rifugio! Ci manca solo un guado....
Il rifugio "Il Biondo" (1322m circa), lo apriamo giusto per vedere come è l'interno, non piove e forse è meno freddo fuori che dentro.
Foto di gruppo fuori dal rifugio.
In alto a destra le selvagge pareti nord del pizzo di Prata (2727m)
Dopo un the caldo lasciamo il rifugio e torniamo a valle lungo un sentiero diverso da quello di salita, direzione Curleggia.
A breve distanza dal rifugio si attraversa una frana, meglio non passare di qui se piove o ha appena piovuto.
Il sentierino taglia il ripido versante della montagna, in certi punti un pò stretto ma mai pericoloso, procede quasi in piano fino a Curleggia.
In basso alcune baite di Curleggia (1230m)
Nel centro della foto l'alpe Pratella dove siamo passati questa mattina, sopra la val Bodengo. Le nuvole si sono compattate per bene e verso ovest sta già piovendo....
l'alpe Bervedere (1233m)
scendendo verso Lottano (654m)
Arrivati a queste baite, a mezzora dalla macchina, ci prende il temporale. Aspettiamo un pò al coperto che passi il peggio e poi riprendiamo la discesa, tutto sommato, come direbbe Alberto.... ci è andata bene!