Ardenno - piana di Predarossa in bici (SO) 24 Agosto 2021
1 Oggi volevo fare un giro più lungo, ma il meteo nella zona dove volevo andare non era il massimo, allora ho dirottato su un giro che volevo fare da tempo e più vicino, la salita al piano di Predarossa in Valmasino
2 Qui in giallo la traccia, andata e ritorno sullo stesso semplice percorso lungo la strada asfaltata, lunghezza 44 chilometri, dislivello positivo 1750 metri.
3 Essendo partito all'ingresso della valle, la stada inizia subito in salita con tornanti circondati dal bosco fitto
4 sali e sali , dai 200 metri del fondo valle raggiungo i 750 circa di Cataeggio, qui mi prendo un paio di panini e li caccio nella borsa sotto sella. Sullo sfondo spuntano le vette di granito che hanno reso famosa la valle, in mezzo il Cavalcorto (2763m), a destra più lontane dovrebbero essere le vette dei pizzi del Ferro, in cima all'omonima valle
5 Appena dopo Cataeggio prendo la strada a destra con le indicazione per la valle del Sasso Bisolo e per Predarossa. La strada riprende a salire più decisa nel bosco, ora si inizia a fare sul serio. Laggiù Cataeggio
6 alla sinistra le pareti (non troppo sane) del monte Piezza. Questa strada non ha mai avuto una vita semplice.... la strada originale, che passava sotto l'altro fianco della valle, è stata chiusa per una frana e quella attuale ogni tanto è colpita anche lei da qualche scarica di pietre che la rende inagibile per un pò. Tra l'altro l'accesso fino alla piana di Predarossa è a numero chiuso e a pagamento. Non in bici
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8 a 1435 metri la località Sasso Bisolo, qui la strada spiana e ci sono le uniche baite della valle
9 questo è il rifugio Scotti
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11 al termine della località "Sasso Bisolo" la strada riprende a salire decisa e mancano 17 tornanti per raggiungere la piana
12 alle mie spalle..... lontano fuori dalla valle il monte Legnone
13 Fine, qui termina la strada e c'è il parcheggio al limitare della bella piana La prima volta che sono salito quassù credo sia stata nel 2005 in compagnia di Ricky e Bore, partendo da Filorera a piedi.... non finiva più.... la volta successiva risale invece al 2006, quando ci ho portato Eli, clicca QUI , in realtà la settimana successiva ci sono tornato con Alessandro per salire al monte Disgrazia, clicca QUI poi credo di non esserci tornato fino al 2012 quando siamo saliti fino alla bocchetta Roma a metà novembre con la neve, clicca QUI Nella foto, il Disgrazia a sinistra e i Corni Bruciati sono quelli scuri che spuntano a destra
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15 autoscatto in riva al torrente che serpeggia sinuoso nel grande prato
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19 gironzolo un pò portandomi per lo più la bici a mano perchè il sentiero è per lo più fatto di grosse pietre
20 dopo aver mangiato i miei panini torno verso valle, praticamente quasi senza pedalare fino alla macchina