Stafal (1825m), dove termina la strada in fondo alla valle di Gressoney, in questo parcheggio pieno di auto inizia questo giro alla volta del Castore (4221m). Purtroppo però il Castore non lo saliremo a causa del tempo. Il gruppetto è composto da me, Eli, Bore e Alberto.
Da Stafal abbiamo preso la funivia che con due tronconi sale al colle di Bettaforca (2672m), in questa immagine si può vedere in giallo il percorso tra il colle e il rifugio Quintino Sella (3585m), il gps dice 4,4 chilometri e 850 metri di dislivello positivo.
In quest'altra immagine invece il percorso del secondo giorno, dal rifugio fino ad un punto a 4020 metri, mezzoretta prima del colle di Felik. Qui il gps segna 4,3 chilometri tra andata e ritorno e 437 metri di dislivello posititvo.
Alberto ramazza la funivia confidando in uno sconto, ma niente da fare....
Sul secondo troncone di funivia verso il colle di Bettaforca
l'arrivo della funivia al colle di Bettaforca, pare un'astronave atterrata su un lontano pianeta
Ci incamminiamo su un sentierino ben segnato con il numero 9, tra grandi distese di pietre
Alla partenza c'era il sole ma poi è stato velato dalle nuvole. Inizia qualche nevaio da attraversare con prudenza.
Al termine di questo lungo nevaio inizia la cresta finale che porta al rifugio. Purtroppo poco dopo il suo inizio comincia a piovere e grandinare.
Inizia il pezzo di cresta, tutto attrazzato con canaponi azzurri. Inizia anche a piovere e metto via la macchina fotografica, la prossima foto sarà la fine della cresta.
e questo è il rifugio Quintino Sella (3585m) del CAI di Biella, noi alloggeremo nel vecchio rifugio (a pochi metri da questo) perchè già 3 settimane fa quando abbiamo prenotato questo era al completo.
le tende in basso a destra sono del rifugio, sono un modo come un altro per aumentare i posti letto, l'organizzazione fornisce anche il sacco a pelo, non saprei quanto fanno pagare in questo caso.... In alto a sinistra i Lyskamm
Tiriamo l'ora di cena riposandoci e scattando qualche foto, le nebbie se ne vanno per un pò e ci lasciano ammirare cime e ghiacciai che ci circondano
Ecco il Castore con la linea di salita che avremmo dovuto affrontare, invece siamo arrivati al punto rosso.
Il secondo giorno la sveglia è suonata alle 4, purtroppo però è bastato mettere la testa fuori dal rifugio per rendersi conto delle pessime condizioni del tempo. Verso sud le nuvole erano continuamente illuminate dai lampi, verso nord nebbia e nubi basse lasciavano solo qualche centinaio di metri di visibilità. Abbiamo fatto colazione con calma, aspettando un cambiamento del tempo, intanto decine di cordate si preparavano e partivano comunque seguendo la traccia nella nebbia. Verso le 6 la nebbia si è diradata un pò e si è liberato anche un pò il cielo, a quel punto ci siamo mossi, sapendo che comunque in cima non saremmo andati, più che altro per camminare un pò.
Le vette sono completamente avvolte dalle nuvole.
procedendo nella nebbia, con il vento che aumentava man mano che salivamo, abbiamo raggiunto quota 4000, ci siamo fermati una mezzora prima del colle Felik. Incrociamo decine di cordate partite prima di noi, tutti tornano in dietro mogi raccontando di essere arrivati al colle, dove il vento gelido è così forte da non stare in piedi, e poi di essere tornati giù.
A 4000 ci fermiamo (così anche Bore per la prima volta raggiunge quota 4000), scattiamo una foto di gruppo nella nebbia e con piacere torniamo verso il rifugio, fa un freddo!!
un trenino di persone che tornano verso il rifugio, più o meno questa mattina ci saremo mossi inutilmente in 150 verso Castore e Lyskamm
Tornati al rifugio raccogliamo le nostre cose e preparati gli zaini prendiamo la via del ritorno, ci incolonniamo diligentemente con gli altri 150 che scendono....c'è parecchio traffico. Questa e le prossime foto sono state scattate lungo il tratto di cresta attrezzata subito sotto il rifugio.
in alcuni punti ci vorrebbe un vigile...
terminata la cresta, giù per nevai e pietraie
a destra la punta Bettolina (2996m), la si aggira nel percorso tra rifugio e colle Bettaforca.
Tra il primo e il secondo troncone della funivia, nei pressi della chiesetta di S. Anna (2172m), ci fermiamo a mangiare le ultime scorte e a riposare un pò. Questa volta è andata così, si sa, in montagna il tempo è abbastanza imprevedibile, ma il Castore non si sposta.... la sua salita è solo rimandata. Potete vedere un breve video cliccando QUI