Anello Lecco - Culmine di S.Pietro - passo San Marco in bici (LC-BG-SO-CO) 26 e 27 Giugno 2021
1 Altro fine settimana "libero" perchè Eli e Nives tornano domani pomeriggio dal mare, ne approfitto un'altra volta per fare un giro in bici. Questa volta opto per un'idea ho da parecchio tempo, quella di fare un anello partendo più o meno da casa e passando.... dal passo San Marco, tra Valbrembana e Valtellina. Sembra strano, ma non sono mai stato al passo San Marco, spesso i posti più vicini a casa sono quelli che conosciamo meno. Comunque alla fine decido di partire tutto solo da Lecco per evitare le brutte strade tra casa mia e il lago, poi vorrei evitare le strade "basse"della zona tra Lecco e l'ingresso nella val Brembana, e infine.... non si può fare in bici la strada tra Lecco e Abbadia per divieto a causa lavori.... Nella foto il punto di partenza, Pescate, sullo sfondo le case di Pescarenico (zona di Lecco) con sopra a sinistra il monte Due Mani e a destra il Resegone
2 ecco il giretto fatto, partenza da Pescate, attraversamento di Lecco e risalita per la vecchia strada a Ballabio, poi salita al culmine di San Pietro, discesa a Vedeseta, orrido della val Taleggio, S. Giovanni Bianco, ciclabile della val Brembana fino a Piazza Brembana e poi su... Olmo, Mezzoldo, rifugio Madonna della Neve, mi fermo a circa 1550 con la tenda. Secondo giorno, salgo al passo S.Marco e poi giù per la valle di Albaredo fino a Morbegno, ciclabile della Valtellina fino a Colico, poi strada lungo il lago fino a Varenna, traghetto per Bellagio e pedalo da qui fino a Pescate. Lunghezza giro : 74 chilometri il primo giorno con 2400 metri di dislivello positivo. Secondo giorno 94 chilometri con dislivello positivo di 470 metri.
3 Si parte, attraverso Lecco semi deserta e imbocco la strada vecchia per salire in Valsassina... era un sacco di tempo che non passavo di li.... Nella foto un intrico di case e capannoni nella frazione Rancio Superiore, con sopra il Corno Medale
4 Alle 8 ho già passato Ballabio e inizio la salita verso Moggio, davanti a me la Valsassina
5 e questa l'ho scattata da Cremeno verso le Grigne, ore 8 e 07
6 Passo anche Moggio senza fare foto (non ne merita) e proseguo oltre la funivia per i piani di Artavaggio, qui inizia la tranquilla e un pò dissestata salita verso il Culmine di San Pietro
7 la strada, piuttosto stretta, sale per lo più nel bosco con poca vista, solo in alto il panorama diventa ampio e anche piuttosto bello
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9 ormai ci sono, quel crinale punteggiato di baite è quello che separa la lecchese Valsassina dalla bergamasca val Taleggio, tra l'altro è percorso da una stradetta (credo proprio non percorribile in auto) che collega il Culmine con la forcella di Olino e Morterone
10 Alle 9e17 raggiungo il Culmine di San Pietro, a 1258 metri di quota.... non so perchè sul rifugio hanno scritto 1300....
11 e ora si scende, verso Vedeseta, Olda....
12 dalle parti di Avolasio, sullo sfondo ...sotto le nuvole, il lato B del Resegone
13 Vedeseta
14 ancora più in giù, oltre Olda e Sottochiesa, la strada si infila in una gola rocciosa, è l'orrido della val Taleggio, scavato dal torrente Enna
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17 la discesa dal Culmine di San Pietro a San Giovanni Bianco è piuttosto lunga, c'è anche da pedalare parecchio, pure in salita in realtà.... ma alle 11 circa raggiungo la confluenza tra il torrente Enna (qui sotto) e il Brembo (la davanti), a 430 metri di quota. Molto carino il paese, davvero caratteristico e curato per quel poco che ho visto, e tanto trafficato .... Qui prendo da mangiare e poi mi immetto nella ciclabile della val Brembana, direzione nord
18 ancora San Giovanni Bianco, con il bel Brembo azzurro
19 lungo la ciclabile, in questa zona ci sono diverse gallerie decisamente fresche.... mentre fuori si muore di caldo...
20 la ciclabile termina in questo parcheggione a Piazza Brembana (510m), da qui proseguo lungo la strada normale che risale la valle verso Olmo al Brembo prima e Mezzoldo dopo.... Per vedere invece la nostra pedalata di tre anni fa lungo la ciclabile della val Brembana cliccate QUI
21 ok, sono sulla strada giusta, ma mancano ancora 19 chilometri e circa 1450 metri di dislivello....
22 santuario della Madonna dei Campelli
23 Attraverso Olmo al Brembo e proseguo sotto il sole cocente, sto perdendo litri e litri di liquidi.... c'è un'umidità pazzesca. All'inizio di Mezzoldo (in foto) decido di fermarmi una mezzora abbondante per riprendermi un pò, tanto sono solo le 14 e non ho nessuna fretta. Anzi sono pure troppo in anticipo, non voglio salire troppo perchè poi va a finire che in quota, dove non ci sono più alberi e i pendii diventano troppo scoscesi, non trovo più un posto "appartato" dove piazzare la tenda.
24 Dopo la pausa di mezzora riprendo a pedalare, ora si comincia a fare sul serio, subito a monte di Mezzoldo la strada si impenna con diversi tornanti. Il sole va e viene e il cielo sembra minacciare qualche acquazzone (come pure segnalato dalle previsioni meteo)
25 laghetto idroelettrico di Ponte dell'Acqua (1250m)
26 a circa 1300 metri di quota un rilassante pianoro fa tirare il fiato, soprattutto grazie a una panachè all'albergo ristorante la Genzianella, altra pausa .....
27 Ore 17e10, scatto questa foto mentre riprendo a salire in cerca di un posto dove passare la notte, nella foto il rifugio Madonna della Neve (1330m) dotato anche di campo da basket, indicato dalla freccina gialla, una zona carina dove campeggiare per la notte indicata dalla freccina rossa, solo che è piena di cartelli di divieto campeggio. Sono stato a poltrire un'oretta in quel praticello all'ombra, avevo addocchiato anche un angolino dove poter tentare di accamparmi nonostante i divieti, ma poi il gran via vai di gente al pascolo mi ha fatto desistire. Ho atteso un pò che diminuissero i motociclisti fastidiosi , rumorosi, puzzolenti, pericolosi e str.... che scendevano dal passo.... e poi sono ripartito
28 il traffico è diminuito parecchio e non c'è più il sole, si sta un pochino meglio, ma l'umidità mi ammazza...
29 ad ogni tornante c'è un cartello che ti fa notare quanto poco sei salito rispetto al tornante precedente. Poco dopo questo cartello, la fortuna mi ha baciato....
30 lungo un rettilineo tra un tornante e l'altro addocchio una rampa di una trentina di metri che non si capisce dove vada a finire, appoggio la bici e salgo a piedi. Mi trovo davanti questa bella baita ben curata con l'erba tagliata di fresco, un bel terrazzo sulla vallata, in piano e non visibile dalla strada. Non c'è nessuno, spero che i proprietari stufi di fare week end in montagna siano al mare e mi piazzo in un angolino del prato. Però potevano mettere anche una bella fontanella d'acqua.... (in realtà ne ho circa 3 litri di scorta presa vicino al rifugio Madonna della Neve, per cucinare, bere ecc)
31 casa pronta e arredata
32 prepariamo la cena....
33 dall'altra parte della vallata il monte Cavallo (2322m) al tramonto
34 ultimo scatto e vado a nanna che sono cotto dal caldo
35 Giorno 2. Colazione, smontaggio tenda e via
36 Riprendo la strada e proseguo nella salita verso il passo. La giornata per ora è un pò grigia e la temperatura ottima per pedalare. Mi è andata bene ieri, proseguendo non avrei più trovato punti adatti per accamparmi, se non al passo , che in realtà non sarebbe nemmeno stato male.... ma ero anche un pò stanco ieri per raggiungerlo.
37 Cola di Ancogno Vago (1759m)
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40 Supero il rifugio Passo San Marco 2000, che si trova a 1820 metri di quota, vicino al bivio per il rifugio Cà San Marco. Sullo sfondo il monte Ponteranica
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42 Alle 7e46 sono sul passo San Marco. C'è il sole e fa freddino.... tanto che mi devo mettere il guscio, che bello....
43 sono già arrivati anche i primi motociclisti e subito sono tutti presi con i loro discorsi di moto, più che vedere il panorama si rimirano le loro moto.... e le fotografano con orgoglio... manco le avessero portate su in spalla....
44 verso nord, si cambia provincia. Sullo sfondo le retiche con i soliti inconfondibili Badile e Cengalo , a destra invece quello che dovrebbe essere il monte Azzarini (2431m), al confine con la val Tartano
45 i numerosi sentieri che passano o partono da qui
46 Sullo sfondo le retiche che fanno da confine con la Svizzera, nel mezzo Badile e Cengalo (di cui potete vedere la salita cliccando QUI ).
47 autoscatto al passo, e poi giù per 27 chilometri fino a Morbegno, non proprio tutti senza pedalare.... ma buona parte
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49 appena prima di entrare in Albaredo San Marco, uno sguardo alle mie spalle
50 e un pò più giù, uno sguardo a Morbegno dall'alto, ore 9e18.
51 dopo una seconda colazione in centro, attraverso la cittadina fino scavalcare il ponte di Ganda e immettermi sul Sentiero Valtellina in direzione Colico.
52 quasi 20 chilometri di ciclabile mi separano da Colico e dal lago di Como.... fa già parecchio caldo ma l'andatura sostenuta lo rende meno fastidioso
53 quasi giunto a Colico vedo uno stretto sentierino che lascia la ciclabile , dopo 20 metri mi regala questo bell'angolino nei pressi della foce dell'Adda
54 300 metri dopo.....
55 altri 20 chilometri mi separano da Varenna, dove prenderò il "traghetto" per Bellagio, in modo da evitare il tratto di superstrada tra Abbadia e Lecco. Qui nei pressi di Dorio, ore 11e13
56 A Varenna aspetto circa un'ora il traghetto che porta anche moto e macchine verso Bellagio, intanto mangio. Alle 12e50 ecco che arriva....
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58 Varenna
59 e Bellagio....
60 di nuovo sulla terra ferma (e piena di gente), mi rimetto subito in strada in direzione Lecco
61 La strada tra Bellagio e Lecco è per lo più stretta e a picco sul lago, mi va bene che nel pomeriggio tende ad andare in ombra piuttosto presto.
62 tra Bellagio e la macchina ci sono altri 21 chilometri, ma sono per lo più in piano e passano abbastanza velocemente