In partenza per salire il pizzo Stella. Questa per me è la terza volta, se non la quarta, però l 'unica di cui ho le foto è quella di 10 anni fa (cliccate QUI). Questa volta ci sono anche Bore e Arianna. Il punto di partenza è un piccolo parcheggio a monte del paesino di Fraciscio (1350m), nella valle di San Giacomo.
Ecco la traccia del giro, in giallo la salita al lago dove abbiamo piazzato la tenda, in rosso la salita alla cima e ritorno. Il dislivello positivo totale è di 1850 metri, la lunghezza corrisponde invece a circa 15 chilometri
Iniziamo a camminare con cielo un pò coperto, aria fresca e addirittura qualche goccia di pioggia.... ma davano bel tempo!!
Eccolo li, mentre saliamo compare tra le nuvole lo Stella con il suo grande nevaio diagonale che porta al colle. Le altre volte che l'ho salito è sempre stato in giornata, sono circa 1700 metri di dislivello e un bello sviluppo, ma si può fare abbastanza tranquillamente. Il problema maggiore può essere quello di trovare la neve troppo molle a causa del caldo e allora la salita diventa massacrante, per questo abbiamo pensato di spezzare la salita in due, in modo di essere già al lago la mattina presto ed evitare di partire da casa alle 4 del mattino!! Nella foto in rosso la normale da noi percorsa, in giallo il canalone centrale.
l'altro versante della valle, nelle nubi si nasconde il bel pizzo Quadro
Dopo un'ora e un quarto di cammino sbuchiamo sui pascoli dell'alpe Angeloga
il rifugio Chiavenna e a destra alcune delle belle baite che compongono l'alpe
L'alpe Angeloga con l'omonimo lago. Ci spostiamo oltre il lago in cerca di una "piazzola" dove montare la tenda. Quassù c'è un bel venticello teso e freddo, con i pantaloncini corti siamo davvero al limite della resistenza.
Tenda piantata. Ci vestiamo un pò e poi cuciniamo, tutto stando al coperto perchè fuori c'è troppo vento.
fortuna che la tenda ha una bella verandina spaziosa, insieme al mio riparo pieghevole antivento in alluminio permettono di cucinare nella tempesta! (non esageriamo)
Dopo cena laviamo (Arianna lava) le stoviglie e facciamo un salto al rifugio
una cioccolata ci scalda un pò, fuori continua a tirare vento e ogni tanto si mette a piovigginare
Riusciamo a tirare fino alle 22, poi si va a nanna, sveglia alle 5e30
Giorno 2. Siamo partiti da poco, sotto di noi il lago e l'alpe. Il meteo non è particolarmente migliorato, vento freddo e nuvole che nascondono la cima. Nella notte la temperatura è scesa parecchio, all'interno della tenda abbiamo misurato 5 gradi, fuori sicuramente è andata almeno a zero.
Dal lago di sale seguendo un sentierino tra rododendri, praticelli e pietraie. Gli ometti di sassi aiutano a seguire il sentierino spesso piuttosto labile.
il percorso sulle morene e poi sul nevaio, verso il colle
primo nevaio, inizia a nevischiare
dopo un altro tratto sulle pietraie entriamo sul grande nevaio che porta al colle. La neve è bella dura e con i ramponi si procede bene. Il primo pezzo sale abbastanza tranquillo, poi la pendenza aumenta fino all'uscita sul colle che credo sfiori i 45 gradi.
sull'ultima rampa prima del colle, in primo piano un altro escursionista partito prima di noi dal rifugio, lui già scende.
Io sono al colle, arrivano anche Arianna e Bore
Dal colle iniziamo a risalire la cresta, un pò su neve ma per lo più su sfasciumi ripidi e scomodi
quasi in vetta, nelle nubi
Eccoci in cima al pizzo Stella (3163m), un panorama che non vi dico!
cornici lungo la cresta nord
Non ci dilunghiamo in vetta, fa freddo e non si vede nulla, scendiamo subito
di nuovo al colle
in discesa si scorge oltre la cresta tra Stella e pizzo Peloso il lunghissimo lago di Lei, li è ancora Italia fino alla diga che è in territorio Svizzero. Particolare quella valle perchè è italiana ma vi si accede dalla Svizzera, cliccate QUI per vedere la cartina
Scendiamo. Comincia a esserci in giro parecchia gente, alcuni hanno percorso i canali, il centrale e il Federica
al termine del nevaio togliamo i ramponi e facciamo uno spuntino, la fame comincia a sentirsi....
Charamente quando siamo alla tenda le nuvole dalla cima scompaiono, ma per poco....
come ogni buona escursione, anche questa finisce così.