Marano sul Panaro (MO) - lago di Suviana (BO) 16 e 17 Aprile 2016
Il paesello di Marano sul Panaro (il Panaro è il fiume nella foto) è il punto di partenza per questo primo week end cicloturistico dell'anno, siamo in Emilia Romagna e il percorso si snoderà tra la provincia di Modena, quella di Bologna e per poco più di un chilometro in Toscana nel pistoiese.
L'itinerario visto "da lontano", primo giorno giallo e secondo rosso. Più o meno il giro è tutto su strade nuove per noi, a parte un passaggio dal lago di Suviana durante la pedalata tra Massa e Arezzo (clicca QUI).
Qui si vedono meglio le due tappe, qualche dato: il primo giorno 81 chilometri / 1340 metri di salita e 1000 di discesa, il secondo 73,5 chilometri / 1330 metri di salita e 1680 di discesa.
Eravamo un pò timorosi per le temperature, un conto è fare un giretto di mezza giornata, un altro fare due giorni pieni con salite, discese e sudate. Fortunatamente però si stà piuttosto bene, ne freddo ne troppo caldo. Altra cosa, temevo di trovare tutto spoglio, invece è tutto verde e ci sono già anche i fiorellini! Almeno a bassa quota.
Passiamo nella zona del parco regionale dei "Sassi di Rocca Malatina" ma noncompare nessuno dei picchi che avevo visto su internet, evidentemente sono dalla parte opposta del crinale. Ci rifaremo domani.
Oltrepassato il paesino di Roccamalatina terminiamo la salita a Zocca, famosissimo per essere il paese di Vasco Rossi! Ma a me non piace, Vasco Rossi, perciò non ci fermiamo ad acquistare gadget o a cercare casa sua. Ci fermiamo però nella piazzetta del comune a mangiare i nostri panini. Già che ci sono i servizi pubblici ne approifitto e all'interno noto una scritta a pennarello, segnala che anche Vasco è stato li.
Uno scorcio di Zocca, niente di che come paese.
Passiamo Zocca e proseguiamo verso il "passo" di Bocca dei Ravari in una zona davvero molto molto bella, tutto un susseguirsi di prati, vallette coltivate, colline boscose punteggiate si fattorie. Sullo sfondo la cresta appenninica con il monte Cimone ancora in parte innevato.
Poco prima della "bocca" entriamo nella provincia di Bologna
Alla Bocca dei Ravari c'è un bivio, proseguendo dritti si scende in tre chilometri a Castel d'Aiano (ci passeremo domani), invece svoltando a sinistra inizia la lunga discesa che da 790 metri ci riporta ai 193 di Vergato, nel fondovalle lungo il fiume Reno.
Scendendo verso la valle del Reno
Vergato, 193 metri. Qui prendiamo verso destra la strada Porrettana, direzione Porretta Terme appunto. Ma per poco, solo 8 chilometri, poi a Riola svoltiamo nella SP62 verso il lago di Suviana.
Il torrente Reno nei pressi di Riola. A destra spunta la torre della Rocchetta Mattei.
e questa è la Rocchetta Mattei, decisamente particolare, andate a vedere il SITO
dopo 14 chilometri di leggera salita da Riola, siamo in vista della diga del lago di Suviana (470m)
e questo è il lago di Suviana, compreso nel parco regionale dei laghi di SUVIANA e BRASIMONE
e questa è la vista a valle della diga
per oggi abbiamo finito di pedalare, piantiamo la tenda nel campeggio posto in riva al lago
Il secondo giorno parte un pò grigio come da previsioni, ma poi migliorerà. Subito una salita piuttosto ripida e siamo a Badi, 160 metri più in alto del lago, poi giù per 230 fino al ponte della Vetturina (400m), al confine con la provincia di Pistoia.
Una panoramica di Sambuca Pistoiese. Giunti nel fondovalle, invece di andare verso Porretta, facciamo prima una breve deviazione verso Pàvana. In questo piccolo borgo ha trascorso la sua infanzia Francesco Guccini (nato a Modena), qualche anno fà avevo letto un bel libro che raccontava storie e personaggi di questi luoghi, Croniche epafaniche
lungo una sterrata che costeggia il torrente Limentra raggiungiamo così il mulino Chicon
lasciamo Pàvana e scendiamo verso Porretta Terme
uno scorcio di Porretta.
Porretta è una cittadina piuttosto grande (per la zona), la attraversiamo in direzione nord e proseguiamo verso Bologna per altri 3 chilometri, poi lasciamo la Porrettana e nel paesino di Silla ricominciamo a salire verso Gaggio Montano.
Gaggio Montano (682m) e sopra il monte Cimone (2165m) con qualche rimasuglio di neve, dopo aver fatto spese per il pranzo continuiamo a salire verso Castel d'Aiano (805m)
Anche questo tratto tra Gaggio e Castel d'Aiano è proprio bello, a questa quota le piante sono ancora un pò spoglie, ma tutto sommato è comunque piacevole.
per l'ora di pranzo siamo a Castel d'Aiano, stanno sbaraccando il mercato, prendiamo qualche cosa dal fruttivendolo e poi ci sistemiamo su una bella panchina al sole per il meritato pranzetto.
Ripartiamo in direzione Villa d'Aiano, poi per strade secondarie (ma forse "terziarie") anche sterrate ci portiamo restando in quota a Rosola, Montalbano, Samone....
fortuna che c'era la deviazione, altrimenti ci toccava tornare indietro un pò di chilometri!!
tutto questo giro per raggiungere il versante ovest del parco dei Sassi di Roccamalatina (a dire il vero si potevano raggiungere anche molto più semplicemente), e vedere queste particolari guglie che spuntano tra le dolci colline
ma ormai siamo giunti al termine dell'anello, con un'altra sterrata scendiamo verso la valle del Panaro qualche chilometro prima di Marano
Il giro si può dire che termina qui, bevendo una birra in bar / trattoria in riva al Panaro. Il resto sono solo pochi chilometri di strada, trafficata dai gitanti domenicali che tornano verso la bassa modenese.