Grange di Valle Stretta - refuge du Thabor - monte Thabor (Francia) - 4 e 5 Luglio 2015
aereisentieri
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La gita al monte Thabor era in programma da un pò di tempo, poi meteo e imprevisti vari ci hanno sempre messo lo zampino, ma questa è la volta buona. Più che per salire il monte Thabor, questa gita è l'occasione per reincontrare Enrico, un nostro caro amico torinese che si è trasferito da un pò di tempo a Grenoble, in Francia. Il punto di partenza per questo anello di due giorni è la Grange di valle Stretta (1750m), qualche chilometro a monte di Bardonecchia, al confine tra Italia e Francia. A dire la verità siamo già in Francia, il confine è più in basso poco dopo il villaggio di Melezet. Strano caso questa valle, inizia in territorio italiano (è una laterale della val di Susa) ma poi prosegue in Francia, questa particolarità è dovuta ai trattati di Parigi che nel 1947, dopo la seconda guerra mondiale, ne hanno sancito il passaggio ai transalpini. Siamo già stati in questo posto nell'inverno del 2010, sempre in compagnia di Enrico, ecco le foto di quella volta. Enrico è quello con la maglia arancione, l'altro è Alberto.... anche lui comunque mancava da un pò.
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Ecco il giretto con salita al monte Thabor. La linea rossa indica il tragitto del primo giorno, 10,6 chilometri, + 1020 metri, - 200 metri. La linea gialla invece è il percorso del secondo giorno, 18,3 chilometri, + 1040 metri e - 1850 metri.
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In primo piano le belle baite della Grange di Valle Stretta (1750m), oltre a quelle private, ci sono un paio di rifugi. Noi passiamo la grange e poi ci infiliamo nella valle di destra, verso il colle di Valle Stretta.
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si procede su comodi sentieri, molto ben battuti e segnalati
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a 10 minuti dalla grange facciamo una deviazione per andare a vedere il lago Verde, non c'è che dire, il nome è davvero azzeccato!
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dal lago verde seguiamo un sentierino secondario che dovrebbe dirigersi nella direzione da noi auspicata, a tratti si perde, poi finisce in un torrente e lo risale, ma alla fine ne veniamo fuori e troviamo il sentiero principale che punta verso il colle di valle Stretta
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sulla nostra destra salendo verso il colle....i Remagi, le cime si chiamanoinfatti Melchiorre, Gasparre e Baldassarre
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Ci fermiamo per mangiare sotto una delle ultime piante, finalmente un pò di refrigerio grazie all'ombra e ad una piacevole brezzolina fresca.
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riprendiamo il cammino verso il colle, più o meno già visibile li davanti
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prima di iniziare l'ultima rampa che ci porterà alla quota del colle, sulla sinistra si può vedere la cima del Thabori chiazzata di neve, domani ci saliremo
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Ci siamo, il colle è li davanti
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Alle 15e40 raggiungiamo il colle di valle Stretta (2446m), davanti a noi tante nuove montagne mai viste....o meglio, viste in inverno tra le nebbie. Noi prendiamo il sentiero di sinistra che in brevissimo ci condurrà al refuge du Thabor, quello di destra scende verso Modane
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Eli in direzione del rifugio, alle nostre spalle una sfilza di vette che fanno da confine tra la Francia e l'italiana valle della Rho, a nord di Bardonecchia
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Ci siamo, ecco il refuge du Thabor (2500m), alle sue spalle la possente mole del Dente Bissort (3016m)
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finalmente una dissetante birra per tutti.... o quasi
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Il rifugio sembra carino ed è al completo, ma noi non siamo venuti per dormirci, abbiamo con noi tenda, sacco a pelo e tutto quel che serve per un confortevole bivacco
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a 2 minuti di cammino dal rifugio c'è il lago di Santa Margherita, lo costeggiamo in direzione del successivo lago Lungo
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e questo è il lago Lungo. Montiamo le tende e poi scendiamo subito in acqua.... chi più (Enrico) e chi meno (Alberto), comunque tutti ci rinfreschiamo per bene in queste fresche acque a circa 2550 metri.
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io mi limito a entrare fino alla coscia e a sciacquarmi il resto, non è gelida... ma comunque piuttosto fredda per chi non è un duro come Enrico!
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Vita da spiaggia a 2500 metri, Alberto ha anche portato le ciabatte!
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Ore 18e40, ecco il nostro campo. Sarà ora di preparare la cena.... tra poco scende il sole dietro i monti
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Dopo cena facciamo un giretto al rifugio, ne approfitto per bere una tipica bevanda francese (più che altro un aperitivo), il pastis
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Tornando alla tenda conto altre 14 tende nei pressi dei due laghi.... mai viste così tante tutte insieme se non in un campeggio organizzato!
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22e30, vado a nanna per ultimo dopo aver aspettato invano il buio per fare qualche foto al cielo stellato
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Giorno due, sette e tre minuti, ora la rocca e il dente Bissort sono ben illuminati dal sole, non controluce come ieri pomeriggio
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fatta colazione smontiamo il campo, ce lo carichiamo in spalla e ci incamminiamo per tornare al rifugio e poi oltre fino al colle di Valle Stretta, da dove siamo arrivati ieri. Li cambieremo direzione per puntare al Thabor.
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dal colle di valle Stretta svoltiamo decisamente a destra verso il Grande Serou.
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Il Thabor rimane a destra di questa foto, ma per raggiungerlo bisogna fare questo tortuoso giro che permette di evitare la fascia di pareti che vedete nel centro della foto
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In alto a destra il Dente Bissort, quello che avevamo proprio di fronte alla tenda questa mattina
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le guglie dolomitiche del Grand Serou (ricordano molto anche le guglie della Grignetta, nel Lecchese)
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Il Grand Serou da una nuova prospettiva, procedendo verso il colle delle Muande
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Al colle delle Muande nascondiamo tra le pietre un pò attrezzatura (tenda ecc), poii ripartiamo più leggeri verso le cima, mancanocirca 400 metri di dislivello
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la croce non è quella della vetta, ce ne sono diverse lungo questa parte finale della salita.... una specie di via Crucis
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man mano che si sale l'ambiente si fa sempre più strano, sembra quasi di stare su un monte del nord africa. Ora si vede beneanche la cappelletta posta pochi metri prima della cima vera.
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La cappelletta del monte Thabor, siamo in cima
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anzi, la cima vera è quella
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Ore 12, in vetta al monte Thabor (3178m)
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intorno a noi un ambiente decisamente particolare
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In alto a destra..... da Wikipedia:
"La Barre des Écrins (4.102 metri) è la montagna più alta del Massiccio des Écrins, compreso nelle Alpi del Delfinato. È il quattromila alpino più occidentale e meridionale, l'unico interamente in territorio francese tra i dipartimenti dell'Isère e delle Alte Alpi, in località Pelvoux."
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il tempo sembra volgere al brutto, torniamo verso la cappelletta
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Torniamo verso il colle delle Muande e mentre scendiamo il cielo torna azzurro
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Si vede già dove terminerà la camminata, sembra quasi vicino....
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dopo aver pranzato al colle delle Muande scendiamo percorrendo il piano del Desinare, alla nostra sinistra l'arcigno Serou
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il lago Bianco
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fiorellini bianchi a bordare tutto il torrentello, sembrano quasi piantati apposta
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Ancora il Gran Serou, praticamente gli abbiamo fatto un giro intorno
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oltrepassato il ponte delle Pianche, stiamo ormai per lasciare il piano del Desinare e scendere verso la Maison des Chamois e il fondo della valle Stretta
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ora davanti a noi la lunghiassima cresta che inizia a sinistra con la Rocca Bernauda e termina con la punta Gasparre
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in basso a sinistra la Maison des Chamois
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la Grange di valle Stretta, 5 minuti oltre c'è la macchina
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Raggiungiamo la macchina alle 17e20, ieri mattina non c'era quasi nessuno, ora invece siamo circondati da centinaia di gitanti con tavolini e sdraio, tovaglie a quadretti e barbecue fumanti. Approfittiamo del torrente (più freddo del lago) per rinfrescarci un pò. Purtroppo questo bel giro termina qui, la zona comunque offre un'infinità di altri itinerari spettacolari..... sarà il caso di tornare prima o poi. Qualche immagine video del giro cliccando QUI