Torriglia (GE), piazza della chiesa. Era da un pò che volevamo venire a fare un giro a piedi nel parco del monte Antola, in Liguria. Questo week end sulle alpi e previsioni non davano un tempo fantastico, allora ne abbiamo approfittato e mi sono inventato un giretto da 2 giorni in questa zona. Pernottamento al rifugio Antola, a 10 minuti dalla vetta dell'omonimo monte (1597m). Il rifugio sarebbe aperto solo la domenica, però il rifugista è già su sabato pomeriggio perciò possiamo andare.
Tra le case del paese troviamo un cartellino che indica l'imbocco del sentiero, segnavia due bolli gialli. Come vedete nelle foto, abbiamo le ciaspole, non le useremo in fin dei conti, però il rifugista ci ha detto di portarle perchè in parecchi punti c'è anche mezzo metro di neve.
primo "passaggio tecnico",praticamente in paese 2 tronchi interrompono il sentiero, ma il comune non si degna di toglierli.....
La mulattiera sale alle spalle di Torriglia (750m) alla frazione Acquabuona e poi a Donnetta (1000m), comincia a vedersi qualche chiazza di neve.
Noi seguiamo le indicazioni per il monte Antola, da Pentema siamo passati l'anno scorso durante un bellissimo week end in bici da queste parti.
Dopo un lungo tratto rivolto a sud tra prati e muretti a secco, in cui avevamo parecchio caldo, siamo stati accontentati. Oltre il passo del Colletto, la neve diventa continua e tira un bel vento freddo.
La neve sui versanti sud è quasi scomparsa, però negli avvallamenti e lungo i sentieri nel bosco è ancora parecchia. Fortunatamente qualcuno è già passato prima di noi perciò calchiamo pari pari le sue impronte e facciamo a meno delle ciaspole.
Dopo circa tre ore di cammino da Torriglia, lasciamo sulla destra il rifugio e andiamo direttamente alla cima del monte Antola.
la chiesetta 2 minuti prima della cima.
Eli arriva in cima al monte Antola (1597m)
Verso est il algo Brugneto (748m). Nel pomeriggio sono aumentate parecchio le nuvole e la foschia.... nonostrante il vento.
Verso sud si intravede in lontananza il mare, la freccia indica il grande molo dove è posto l'aereoporto, tra Genova e Arenzano.
Verso la pianura padana. Foto di vetta con vento.
Il monte Antola ha la particolarità di essere il punto di incontro di tre regioni e province, Genova, Alessandria e Pavia. Nella foto, verso nord si vedono i monti Lesima e Carmo.
Torniamo al rifugio per scaldarci un pò e sistemare le nostre cose. L'edificio sta subendo dei grossi lavori di ristrutturazione, anche se ha solo 5 anni di vita. L'intonaco cade e l'impianto di riscaldamento si è guastato per il freddo di questo inverno. Parlando con il rifugista, un giovane di Torriglia, ci racconta tutte le magagne di questo che doveva essere un rifugio tecnologicamente avanzato.
Il tetto non ha un minimo di faglia, perciò la neve cade direttamente davanti alla porta, una delle tante "disattenzioni" durante la progettazione.
Il riscaldamento, come dicevo, è rotto. Una sola stufa (sottostimata) serve a scaldare tutto il salone. Le camere non sono scaldate, ci copriremo bene stanotte.
l'ampio finestrone che guarda verso la val Brugneto.
Panorama nel tardo pomeriggio dal finestrone del rifugio. Particolari le nuvole create dal vento che proviene dal mare.
Verso sud/est il piatto monte Aiona che abbiamo salito la scorsa primavera.
Giorno 2.
Dopo colazione torniamo in vetta, c'è ancora il vento ma sembra meno freddo di ieri, anche il cielo sembra un pò più sereno.
Meno nuvole, ma ancora foschia....
in basso uno dei tanti paesini semiabbandonati disseminati tra queste vallette, dovrebbe essere Tonno (900m). In alto alla foto (ma proprio in alto, si vedono appena appena nella foschia) , le lontane alpi marittime, in provincia di Cuneo.
verso sud, nonostante le nebbie, si intuisce la grande c della Liguria, la parte scura in mezzo è mare. In alto a destra lontane, le alpi marittime.
Torniamo al rifugio, prendiamo lo zaino e proseguiamo il nostro giro. Su consiglio del rifugista, abbiamo cambiato programma, io avevo pensato di andare al monte Carmo e poi tornare verso Torriglia girando intorno al lago Brugneto, lui mi ha sconsigliato per la lunghezza del percorso e perchè i sentieri sono segnati molto male anche quando non c'è la neve. Allora torniamo a Donnetta e poi seguiamo il crinale verso il monte Lavagnola e l'alta via dei monti liguri.
Attraversiamo Donnetta.
Ci fermiamo ad una chiesetta per pranzare, al riparo dal venticello.
Raggiungiamo il colle della Lavagnola, a 5 minuti dall'omonimo monte. Ora siamo sull'alta via dei monti liguri. Saliamo in vetta, poi scendiamo e seguiamo per il passo della Scoffera.
Sulla vetta del monte Lavagnola (1118m)
Da qui si vede bene la punta Chiappa, nei pressi di Camogli e del monte di Portofino.
Un bel crinale panoramico ci conduce al passo della Colla.
gruppetti di case, disperse per l'appennino ligure
ultima discesa, verso il passo della Scoffera (670m). Li non ci resta che aspettare il pulman.
Durante la lunga attesa del bus per Torriglia (un'ora e mezza!!!!!), abbiamo tempo per fare parecchie partite a carte e anche uno spuntino. Peccato tornare a casa, vien voglia di imboccare l'alta via e proseguire per un pò di giorni..... sarà per un'altra volta.