Ecco la vista dal parcheggio di Pont (1960m), in fondo alla Valsavarenche (V. d'Aosta). A distanza di un anno e due mesi torniamo in questi luoghi per una nuova escursione, questa volta proveremo a salire la Tresenta (3609m), una facile cima tra il Gran Paradiso (4061m) e il Ciarforon (3640m). Per vedere un video con qualche momento della salita cliccate QUI
L'immagine dal satellite con il nostro percorso tra Pont e la cima, tra salita e discesa sono 18 chilometri, il dislivello è di 1750 metri. Noi abbiamo pernottato nel rifugio Vittorio Emanuele a 2730 metri, in modo da partire presto la mattina e approfittare del rigelo notturno della neve.
Un comodo sentiero sale a tornanti, prima nel bosco e poi tra radi pascoli, verso il rifugio Vittorio Emanuele
Laggiù Pont con il suo parcheggio pieno di macchine
e quassù il panorama si fa sempre più interessante, ma la nostra meta ancora non si vede
Ecco la nostra cima, la Tresenta (3609m), fotografata con il 200 mm prima di arrivare al rifugio, da quest'ultimo non si vede più. In rocco la linea di salita
ed ecco il Vittorio Emanuele con la sua originale forma a mezza botte
la camerata nel sottotetto, un pò scomoda perchè non si riesce a stare in piedi, però è la sistemazione più economica: 28 euro per la mezza pensione!
Una birretta per tirare l'ora di cena.... In alto si scorge appena appena la vetta della Tresenta nascosta dalla morena
viene sera, la cena è distribuita su due turni. Anche se non è proprio al completo nel rifugio ci sono comunque più di 100 persone
primo piano alla spettacolare becca di Monciair (3544m)
e qui c'è anche l'inconfondibile Ciarforon (3640m) a sinistra
Giorno 2, si parte!
la neve fortunatamente è bella duretta e camminare con i ramponi è un piacere
Su consiglio del rifugista abbiamo portato anche le ciaspole, non per la salita ma più che altro per la discesa, quando il sole sarà alto e caldo
Il Ciarforon si illumina, nel cerchiolino due alpinisti che affrontano la sua ripida parete
eccoli ancora dopo un pò di tempo, sempre più in alto...
sempre più vicini alla parte ripida della nostra salita
Abbiamo davanti un gruppo di 6 francesi con guida, ma in breve li superiamo, non perchè siamo fortissimi noi ma perchè sono particolarmente lenti loro
la salita alla Tresenta è facile, un bel pendio abbastanza regolare, più avanti con la stagione è tutta una ripida pietraia, decisamente meglio adesso!
Arriviamo alla prima fascia di pietre da attraversare. Poi continuiamo sulla neve ma stando molto vicini ai sassi.
Gli ultimi 100 metri sono i più ripidi, a occhio sui 40 gradi.
e arriviamo in vetta, dove un gruppetto di Genovesi (credo) si appresta a scendere.
Foto ricordo sulla vetta della Tresenta (3609m), notare la particolare croce. In salita non ci siamo legati ma lo facciamo per la discesa del tratto più ripido.
E ora un pò di foto dalla vetta, prima di tutto il Gran Paradiso, credo che non ci sia un punto migliore di questo per fotografarlo, si vedono ben bene le cordate che salgono in cima. Dalla becca di Moncorvè verso destra è tutto territorio piemontese, il confine passa dalla Tresenta, dal colle del Gran Paradiso poi dalla becca di Moncorvè e dal Roc, (quella punta a destra della cima del Gran Paradiso) infine lungo la cresta verso la punta Ceresole.
l'autostrada verso la cima del Gran Paradiso, compresa di code per accedere alla cima. Io ci sono salito a fine settembre, credo nel 2003, poi di nuovo l'anno scorso il giorno di Pasquetta, QUI le foto di quel giorno
verso sud est la parte piemontese del parco nazionale del Gran Paradiso, un'infinità di vette, in primo piano Becchi della Tribolazione e Blanc Giuir, oltre il colle tra i due si scende al lago di Teleccio nel vallone di Piantonetto.
verso sud/ovest, il Ciarforon, le cime tra la val Locana (quella di Ceresole Reale)l la valle d'Aosta e la Francia, poi molto lontano il Monviso. QUI le foto della sua salita.
il Monte Bianco senza una nuvola, 4810 metri
sempre nel gruppo del Bianco....
verso ovest le cime che stanno sul fondo della val di Rhemes, tra cui la punta Calabre (QUI foto e racconto) salita con l'amico Francesco di www.lemieorobie.com un paio di anni fa
bel panorama dalla cima.... ma si gelava!!!! E allora giù verso il rifugio
mancava solo lei, come in ogni buon rifugio nel parco del Gran Paradiso, anche il Vittorio Emanuele ha la sua volpe che chiede l'elemosima. Come al solito gli escursionisti (in buona fede ma stupidamente) le danno da mangiare, certo che almeno qui potrebbero mettere un cartello per vietarlo!
eccola qui la "morta di fame", con tutti gli animaletti che ci sono in giro.... ma catturare le fette di prosciutto è decisamente più comodo.
a Pont termina il giro, oggi ci sono meno nuvole e si riescono a vedere il Gran Nomenon e la Grivola, entrambi un pò sopra le nostre capacità alpinistiche..... però ci siamo accontentati della bella Punta Rossa della Grivola (3630m), QUI foto e racconto.
QUI