Carate Urio - Rifugio Venini in bici (CO) 29 Gennaio 2022
1 In vita mia non sono mai stato così di frequente in valle d'Intelvi, dopo la ciaspolata al Sasso Bianco di dicembre e il giro in bici a Erbonne di inizio gennaio, sono ancora qui per un altro giro in bici. In compagnia dell'amico Andrea abbiamo lasciato la macchina a Carate Urio (volevamo lasciarla a Moltrasio.... ma non abbiamo trovato parcheggio) e abbiamo iniziato a pedalare verso Argegno, la meta è il rifugio Venini Galbiga, sulla sella tra i monti Galbiga e Tremezzo. Mi sono fermato a fare questa foto 5 minuti prima di Argegno perchè da qui si vede più o meno la posizione del rifugio, indicata dalla freccina rossa, in alto a sinistra invece si vede il paesino di Pigra, prima tappa del giro
2 in rosso il percorso, lunghezza totale 71,6 chilometri con 1810 metri di dislivello positivo
3 particolare sulla parte alta del percorso. La strada è quasi tutta asfaltata, l'unico tratto sterrato (ma in ottimo stato) lo abbiamo percorso in discesa dal rifugio Boffalora verso Ponna, solo qualche chilometro, poi si torna su asfalto
4 il torrente Telo scende dalla val d'Intelvi e si getta nel lago ad Argegno, qui lasciamo la strada del lago e iniziamo a salire
5 Argegno dall'alto, dall'altra parte del lago il monte San Primo
6 passiamo Dizzasco e Castiglione poi a San Fedele c'è la nostra strada, Pigra 6 chilometri....
7 Lasciamo le strade più trafficate del fondovalle e ci dirigiamo verso Pigra, oggi si sta bene.....sembra una tiepida giornata autunnale più che un giorno di fine gennaio....
8 Piccola pausa a Pigra in un punto panoramico di fianco alla stazione della funivia (che sale da Argegno)
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10 Lasciamo Pigra e prendiamo la strada militare che porta verso i monti
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12 in basso la borgata di Corniga (800m), uno di quegli agglomerati di baite che da questa parte del lago si chiamano "monti". In alto a destra invece la Grigna Settentrionale
13 dagli 850 di Pigra abbiamo guadagnato altri 450 metri e raggiungiamo l'alpe Colonno
14 l'alpe di Colonno (1322m), da qualche anno c'è un ristorantino/rifugio, ma oggi è chiuso. Ci sono comunque parcheggiate una ventina di macchine.... gente che avrà proseguito da qui a piedi verso il rifugio Venini
15 oltre l'alpe di Colonno la strada aggira la cima della Duaria e nel mentre perde circa 70 metri di quota. Per una trentina di metri la strada e quasi completamente coperta di neve ghiacciata, la probabile causa delle macchine parcheggiate qui
16 questa è la valletta di Ponna, quella che scenderemo al ritorno invece di ripassare da Pigra
17 qui siamo all'altezza del rifugio Boffalora (chiuso), ora proseguiamo in salita verso il Venini, al ritorno prenderemo la strada sterrata che va verso Ponna
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19 alpe di Ossuccio (1306m)
20 il rifugio è sempre più vicino.... ma in realtà non arriva mai.... c'è sempre una nuova curva e una nuova valletta da attraversare.....
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24 qui sotto la val Perlana che risale dal paesino di Ossuccio, percorsa durante tante escursioni, a metà c'è anche una bella abbazia antica che non ti aspetteresti.... clicca QUI
25 ci siamo, rifugio raggiunto
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27 eccoci qui, foto ricordo al rifugio Venini (1576m)
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29 hanno fatto tanti lavoretti e ampliamenti al rifugio, ma il cannoncino c'è sempre stato, almeno dal marzo del 2005 quando sono venuto su la prima volta.... clicca QUI
30 i profili dei primi monti lariani, dal Bisbino tutto a sinistra, poi c'è il Sasso Gordona con la sua particolare sagoma , sotto c'è la cima della Duaria e più a destra la dolce cresta che sale verso il pizzo della Croce
31 si riparte....
32 ma non posso non fermarmi per fare questo scatto all'alpe di Lenno....
33 giunti alla sella dov'è posto il rifugio Boffalora, invece di risalire verso l'alpe di Colonno svoltiamo a destra e scendiamo per la valletta dei Rovasci (prima, e valle di Ponna poi....) verso Ponna. La strada per qualche chilometro è quasi piana e sterrata, ma in ottime condizioni
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36 dopo una lunga discesa raggiungiamo Laino, bella vista su Ponna Inferiore, uno spicchio di lago di Lugano e in alto svetta la cima Fiorina . Da qui risaliamo leggermente fino a San Fedele d'Intelvi e poi altra lunghissima discesa fino ad Argegno, infine non resta che pedalare in piano fino a Carate Urio. Bel giro, posti che avevo già visto tante volte... ma in bici è comunque diverso.